Fangopoli, via al processo per il depuratore di Pescara

Prima udienza del processo relativo all'appalto e alla gestione. Davanti al giudice 25 persone tra cui Catena e D'Ambrosio

PESCARA. È cominciato il processo Fangopoli che vede coinvolte 25 persone tra politici e imprenditori nella vicenda relativa all'appalto nella gestione del depuratore di Pescara e un presunto traffico di rifiuti tossici anche fuori regione. Nella prima udienza la difesa ha contestato in particolare la costituzione di parte civile avanzata da alcune associazioni ambientaliste e da Codici Abruzzo. Al termine, il collegio presieduto da Camillo Romandini, ha disposto di notificare il decreto di rinvio a giudizio al Ministero dell'Ambiente, che non era stato individuato come parte offesa. L'udienza è stata rinviata al 16 marzo.

L'inchiesta conta 25 imputati, tra cui l'ex presidente dell'Aca, Bruno Catena, l'ex presidente dell'Ato, Giorgio D'Ambrosio, il legale rappresentante della "Dino Di Vincenzo e C. Spa", Giovanni Di Vincenzo. Tra i reati contestati a vario titolo agli imputati, corruzione, truffa, abuso, falso e violazione delle norme per lo smaltimento dei rifiuti.

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