Farmaci, spesa lievitata: dalla Giunta arriva lo stop

26 Settembre 2024

Corsa a tre per il posto lasciato da D’Amario: Grimaldi, D’Aristotile e Odio

L’AQUILA. La Giunta Marsilio gioca d’anticipo sulle Commissioni consiliari Sanità e Bilancio che già domani potrebbero emettere il verdetto sui piani di rientro delle Asl da maxi disavanzi che sfiorano complessivamente i 200 milioni di euro. Con due delibere, approvate ieri mattina e proposte dall’assessore Nicoletta Verì, l’esecutivo cerca di dare lo stop sia alle spese lievitate per i farmaci sia alle liste d’attesa. Nel frattempo è partita l’istruttoria per nominare il successore di Claudio D’Amario alla direzione del Dipartimento Sanità. Solo tre i concorrenti: Emanuela Grimaldi, Ebron D’Aristotile e Camillo Odio. Tra una settimana la nomina. Ma torniamo ai disavanzi e ai tagli.
Le Regioni hanno l’obbligo di assicurare il rispetto di tetti di spesa sull’assistenza farmaceutica che, per l’anno 2024, sono determinati nella misura del 7% per la farmaceutica convenzionata. Ma i dati pubblicati dall’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) il 17 luglio scorso e relativi al 2023, rilevano un impatto della spesa convenzionata regionale pari al 7,03% (195.531.000 euro) del Fondo sanitario regionale (pari a 2.782.000.000 euro), con uno sforamento rispetto al tetto pari a 871.766 euro, ponendo l’Abruzzo tra le cinque regioni fuori budget.
FARMACI SOTTO CONTROLLO.
Ed ecco che ieri è scattata la doppia cura. La prima riguarda l’azione di governance su alcune classi di molecole “alto spendenti” che porterebbe ad una riduzione della spesa farmaceutica convenzionata andando «nel contempo ad implementare un’appropriatezza d’uso e riallineando i consumi ai livelli medi nazionali».
Le categorie terapeutiche interessate sono: inibitori di pompa protonica (medicine per la cura di gastriti e ulcere); antibiotici; colecalciferolo uso orale (utilizzato per curare carenze di vitamina D nelle ossa e nella pelle); farmaci per il trattamento della broncopneumopatia cronica ostruttiva/asma; inibitori della Hmg CoA reduttasi (ovvero le statine), in associazione predefinita con Ezetimibe (usato per curare il colesterolo; e infine i farmaci antiipertensivi.
«La creazione di indicatori specifici, prevedendo una maggior appropriatezza nell’uso dei farmaci per tali le patologie cui essi sono destinati», si legge nella delibera di giunta, «consentirebbe sia di ottenere una riduzione della spesa nell’immediato sia di implementare una metodologia di lavoro i cui effetti avranno efficacia anche negli anni successivi». L’atto della giunta Marsilio, in sintesi, approva un documento elaborato dal Servizio assistenza farmaceutica del Dipartimento Sanità della Regione, intitolato “Indicatori di appropriatezza prescrittiva - spesa farmaceutica convenzionata”. E non solo questo.
La ditta aggiudicataria del servizio di lettura ottica delle ricette per le quattro Asl abruzzesi ha incrementato la piattaforma “Medico digitale” tramite la quale le Aziende sanitarie possono mettere a disposizione dei medici di medicina generale dati e statistiche sugli assistiti in carico, correlandole con le informazioni provenienti dalle banche dati dei farmaci dispensati. La delibera, quindi, dà mandato ai Servizi farmaceutici aziendali di monitorare e predisporre report di spesa e appropriatezza, attraverso la piattaforma “Medico digitale”. E passiamo alla cura due.
LE LISTE D’ATTESA.
La Giunta ha anche istituito l'Unità centrale di gestione dell'assistenza sanitaria “Misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie” che ha la seguente composizione.
Come presidente: l'assessore regionale Verì; i componenti per la Regione Abruzzo sono il direttore del Dipartimento Sanità, il dirigente del servizio flussi informativi e sanità digitale, il dirigente del servizio programmazione socio-sanitaria, il dirigente del servizio risorse umane del Servizio sanitario regionale. Per l'Agenzia sanitaria regionale: il direttore, Pierluigi Cosenza e per le Asl i direttori sanitari e i direttori amministrativi.
LE ALTRE CAMPANE.
Per Francesco Taglieri, capogruppo in Regione dei 5 Stelle, e per la consigliera Erika Alessandrini: «Ogni giorno che passa il naufragio della sanità abruzzese assume proporzioni sempre più gravi. Ad oggi sappiamo che, entro la fine dell’anno, la maggioranza di centrodestra che governa Regione Abruzzo avrà prodotto un disavanzo economico di circa duecento milioni di euro. Stima che potrebbe aumentare. Un debito che è stato a lungo nascosto e che dopo mesi di bugie è uscito fuori in tutta la sua grandezza», incalzano i due consiglieri, «esattamente come da noi denunciato già dalla precedente legislatura. Il lavoro dei quattro direttori generali delle Asl è stato inequivocabilmente fallimentare, eppure la Giunta Marsilio ha scelto di confermarli al loro posto. Non solo, addirittura li sostiene pubblicamente in quello che, a tutti gli effetti, assume le sembianze di uno smacco nei confronti delle tantissime denunce relative a disservizi e mancanze lamentate dai cittadini delle quattro province».
E dal fronte sindacale si alzano le voci del segretario generale Uil Abruzzo, Michele Lombardo, e del segretario organizzativo con delega alla Sanità, Fabrizio Truono: «La Uil Abruzzo è contraria a qualsiasi forma di riduzione di personale e, a tagli sulla spesa farmaceutica convenzionata perché andrebbero a discapito soprattutto della cittadinanza fragile e affetta da patologie croniche», dicono, «è necessario che la Regione scelga al più presto il Dea di secondo livello che garantisca ai cittadini tutta l'assistenza necessaria in un solo ospedale, perché ciò diminuirebbe la spesa per la mobilità passiva. E che istituisca la Asl unica regionale per abbassare i costi di gestione».
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