Fidas Pescara, show teatrale per imparare a donare il sangue

Spettacolo dialettale gratuito al Massimo. Trecento nuovi iscritti all’associazione di volontariato pescarese

PESCARA. In occasione della decima Giornata mondiale del donatore di sangue, prevista per oggi, la Fidas di Pescara si esibirà con il suo gruppo teatrale al Massimo - alle ore 21, l’ingresso è gratuito - in uno spettacolo dialettale dal titolo "Campane e tricchetracche". L'iniziativa è volta a sensibilizzare l'opinione pubblica, attraverso la gioia e il divertimento, sull'immensa importanza di un semplice gesto, come una donazione di sangue, che può salvare la vita di molti.

Si tratta di un evento importante per la Fidas Pescara, la più grande associazione di volontariato della città che vanta anche il maggior numero di donatori d'Italia, che rientra in un progetto ancora più importante, con numerose iniziative volte a "reclutare" sempre nuovi, indispensabili donatori. Tra le più importanti vi è il concorso "I giovani e il dono del sangue", giunto alla terza edizione, che attraverso una competizione di disegno, testi e slogan, informa i giovani sull'importanza della donazione di sangue, raggiungendo nel 2014 il record di oltre 300 giovani nuovi iscritti.

Lo scorso 6 giugno, inoltre, la Fidas Pescara ha partecipato, insieme ad altre associate, alla seconda edizione di "One nation, one donation", collegandosi in diretta con il Trio Medusa su Radio Dee Jay per ricordare a tutti gli ascoltatori l'importanza di donare il sangue. Impressionante è stato il riscontro ottenuto da questo messaggio: il Centro trasfusionale di Pescara ha infatti ricevuto in quella giornata ben 79 donazioni, confermandosi così come la federata Fidas con maggior numero di donazioni. Un successo che conferma la grande tradizione di generosità dei volontari pescaresi, come testimonia con orgoglio Anna Di Carlo, presidente Fidas Pescara: «Ringrazio vivamente i nostri donatori per il loro immenso contributo. L'associazione è un insieme di persone che credono nel donare, persone allegre e piene di brio capaci di trasmettere il loro sangue, ma anche la loro gioia. Vogliamo essere un’associazione entusiasta, piena di giovani contenti e rumorosi che si avvicinano alla parola “donare”. Credo molto nei giovani, perché sono loro che costituiscono un mondo di altruismo, bontà, bellezza e verità». La data del decimo World Blood Donor Day celebra la nascita di Karl Landsteiner, biologo passato alla storia per la scoperta dei gruppi sanguigni nonché del fattore Rh, fondamentale per la compatibilità trasfusionale. Significativo è il tema principale della giornata: "Sangue sicuro per salvare le madri". Ogni giorno, infatti, circa 800 donne muoiono in tutto il mondo per complicazioni dovute alla gravidanza o al parto. La maggior parte di queste tragiche morti avviene nei Paesi in via di sviluppo, dove la disponibilità di sangue è molto limitata e non si riesce a intervenire con efficacia nelle situazioni di emorragie che possono verificarsi durante il parto o nel post partum. È evidente, quindi, come un donatore volontario di sangue ed emocomponenti - questi ultimi indispensabili nelle terapie di riabilitazione post emorragie massive - rappresenti un elemento essenziale per la messa in atto di presidi terapeutici salva-vita.