Fila a caos per i test in ospedale, la Asl vuole un altro ambulatorio e dice: rispettate le regole

26 Ottobre 2020

In centinaia in coda malgrado gli sforzi del personale, il direttore sanitario: "Così c'è il rischio di contagiarsi". Il nuovo centro-tamponi allo stadio. E il centrosinistra denuncia i disagi

PESCARA. File e caos in ospedale per l'esecuzione dei tamponi. Le immagini - decine e decine coloro che sono in coda a distanza ravvicinata - stanno facendo il giro dei Social. Un centinaio di persone in coda per fare i tamponi all'ospedale. In attesa di un nuovo ambulatorio Covid che la Asl ha intenzione di realizzare in un'ala dello stadio Adriatico-Cornacchia.

Sotto il sole, poco distanziati ma con le mascherine addosso, la fila inondava il parcheggio di via Fonte Romana, nelle vicinanze del Pronto soccorso dove è stato posizionato il tendone col personale sanitario pronto a eseguire i test. Tra la folla, molti studenti delle scuole superiori della provincia pescarese.

«Fino a sette giorni per un tampone nella Asl di Pescara, nonostante gli sforzi del personale: sono le condizioni nelle quali migliaia di pescaresi sono costrette a organizzare le proprie famiglie alle prese con la crescita dei contagi», denuncia il centrosinistra.

La denuncia di Blasioli. «File, attese e nessuna organizzazione nell'area dedicata alla rilevazione dei tamponi al Pronto Soccorso di Pescara, dove stamane si è creato caos e non sempre si è riusciti ad assicurare il necessario distanziamento», così il consigliere regionale del Pd, Antonio Blasioli, il qualechiede interventi per risolvere le criticità.

Sull'emergenza covid e tamponi, ci sarà domani 27 ottobre, a mezzogiorno, una conferenza dei gruppi di centrosinistra al Comune di Pescara con Pd, Lista Sclocco e Pescara Città aperta c, in piazza Italia.

Il direttore sanitario. «C'è il rischio di contagiarsi mentre si fa la fila per i tamponi. C'è chi non rispetta l'orario dell'appuntamento e arriva in anticipo e, soprattutto, non viene rispettato il distanziamento sociale, pur essendo tutti consapevoli di quanto sia importante mantenere le distanze». Lo dice il direttore sanitario facente funzioni della Asl di Pescara, Antonio Caponetti, «Il personale - aggiunge - è impegnato a fare i tamponi e non può gestire le file, anche perché tutti ormai conoscono le misure di sicurezza. Stiamo lavorando per spostare il servizio in questione in altre strutture, dove ci sono spazi più grandi, anche per evitare che così tanta gente arrivi in ospedale». L'idea è di fare un centro-tamponi allo stadio.