Filippone: Comune obbligato a ridurre le uscite
PIANELLA. «Le nostre osservazioni sul bilancio hanno portato finalmente a scoprire i numerosi residui attivi non esigibili dal Comune, facendo passare da un avanzo positivo del 2010 a un disavanzo...
PIANELLA. «Le nostre osservazioni sul bilancio hanno portato finalmente a scoprire i numerosi residui attivi non esigibili dal Comune, facendo passare da un avanzo positivo del 2010 a un disavanzo negativo di 459.323 euro». All'indomani dell'approvazione del rendiconto finanziario 2011, il consigliere Gianni Filippone fa i conti in tasca all'amministrazione di Pianella, che ha chiuso il bilancio con un disavanzo. Secondo l'esponente dell'opposizione c'è una gestione poco accorta da parte della giunta del sindaco Giorgio D'Ambrosio. Nel mirino è finita la locale società pubblica di riscossione tributi. «Dovrebbe essere messa in liquidazione in quanto non efficiente e antieconomica», afferma il consigliere, «il servizio di riscossione deve tornare a gestione diretta del Comune. Altre note dolenti sono il costo della raccolta rifiuti, aumentato di 430.841 euro, nonostante l’incremento della differenziata. Ci sono poi i conti da regolare con il gestore della nettezza urbana Ambiente Spa e la situazione critica della società Arcobaleno, di cui il revisore chiede messa in liquidazione o cessione».
«I nostri amministratori», conclude Filippone, «sognano di spendere, ma sono obbligati a ridurre le uscite».(g. d. l.)
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