Finti carabinieri truffano un’anziana, ma la polizia recupera la refurtiva

Arrestate due campane di 26 e 24 anni: prima contattano una 79enne al telefono, poi le portano via oro e fede nuziale. Ecco tutti i dettagli
PESCARA. Presa la “finta carabiniera”: colpo sventato grazie a un inseguimento interprovinciale e al fiuto delle forze dell’ordine. È finita in carcere la fuga di due giovani campane, 26 e 24 anni, arrestate a Pescara dopo aver messo a segno una truffa ai danni di una 79enne di Macerata. Una truffa che, solo grazie alla prontezza dei militari e alla collaborazione tra Arma e polizia, è stata sventata.
Tutto è iniziato quando la pensionata è stata contattata da un sedicente carabiniere che, con tono perentorio, le ha prospettato gravi conseguenze penali a carico del marito. Per evitarle, la donna avrebbe dovuto consegnare immediatamente tutto l’oro presente in casa a una collega che sarebbe arrivata di lì a poco. Spaventata e convinta della bontà dell’inganno, la 79enne ha raccolto i preziosi, perfino la fede nuziale, riponendoli in un sacchetto da freezer.
Pochi minuti dopo, una giovane si è presentata alla porta e ha ritirato il bottino, allontanandosi in auto insieme alla complice che la attendeva. Solo il successivo contatto con il marito, ignaro di tutto, ha fatto scattare l’allarme. La vittima ha chiamato subito i carabinieri della Compagnia di Macerata, che hanno avviato una serrata caccia alle truffatrici.
Grazie alle immagini delle telecamere pubbliche e private, i militari sono riusciti a individuare l’autovettura usata per la fuga, ricostruendo l’intero percorso: partenza dalla provincia di Napoli, arrivo a Macerata per il colpo e immediata fuga verso Pescara. Dato l’allarme, la polizia stradale e la squadra mobile di Pescara hanno rintracciato l’auto sospetta parcheggiata in centro, con le due giovani a bordo.
Insospettiti dalla loro presenza, gli agenti hanno organizzato un servizio in incognito per verificare possibili complici e scongiurare nuovi colpi. Al momento dell’intervento, la perquisizione del veicolo ha confermato ogni sospetto: le donne erano proprio le “finte carabiniere” ricercate e nell’auto è stata trovata l’intera refurtiva della 79enne. La conducente, inoltre, aveva con sé una dose di cocaina, venendo quindi anche sanzionata con il ritiro immediato della patente. Le due truffatrici sono state arrestate e, ieri mattina, i preziosi sono stati restituiti all’anziana.
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