Fiume, Del Vecchio sentito in procura sugli scarichi abusivi

Il vice sindaco: sono andato io dal Pm per parlare dei veleni La provocazione di D’Alfonso: tappo io le fogne irregolari

PESCARA. La procura indaga sugli scarichi abusivi nel fiume Pescara. Ieri mattina, il vice sindaco Enzo Del Vecchio si è recato spontaneamente dal pm Andrea Papalia, che ha avviato già da tempo un’inchiesta sulla base delle segnalazioni giunte dalla Capitaneria di porto e dalla Forestale sulle fogne fuorilegge scoperte lungo l’asta fluviale. Finora, ne sono emerse una cinquantina.

Nelle stesse ore in cui Del Vecchio è stato sentito dal pm, il presidente della Regione Luciano D’Alfonso ha presieduto una riunione urgente per valutare delle misure urgenti da adottare per il disinquinamento del fiume Pescara. Al termine del vertice ha annunciato provocatoriamente una guerra agli scarichi abusivi con cemento e cazzuola. «Ce ne sono 40 tra Scafa e Pescara», ha affermato, «la prossima settimana vado ad otturarli, come esempio educativo». Il presidente ha poi ricordato che per i depuratori «c’è una copertura finanziaria di 36 milioni di euro» per l’area compresa tra Torre de’ Passeri e Pescara.

Più tardi è intervenuto anche Del Vecchio in merito all’incontro con il magistrato. «Il mare e il fiume sono un bene di tutti», si è limitato a dire il vice sindaco, «il Comune di Pescara ha diverse attività in corso, ma serve che ognuno faccia la parte che deve sanando le irregolarità». In proposito, Del Vecchio ha confermato la data del prossimo 17 febbraio della riunione, convocata dalla Regione con tutti i sindaci dei Comuni che si affacciano sull’asta fluviale, per affrontare la questione inquinamento.

L’obiettivo è risolvere questo problema prima dell’avvio della prossima stagione balneare che rischia di cominciare nel peggiore dei modi. Le ultime analisi dell’Arta hanno indicato ancora una volta valori altissimi dei colibatteri nel fiume e nel mare. Balneatori, albergatori e altre attività produttive esprimono preoccupazione e per questo motivo le associazioni di categoria della Confcommercio hanno deciso di organizzare una manifestazione che si terrà il prossimo 15 febbraio.

«Sono necessari», ha fatto presente Del Vecchio, «degli interventi sugli impianti di depurazione, sulla separazione delle acque bianche e delle acque nere e sugli impianti di sollevamento che, unitamente alla lotta contro gli scarichi abusivi, rappresentano la frontiera entro cui tutti quanti dobbiamo sentirci impegnati per ristabilire le condizioni naturali del fiume e del mare». Il vice sindaco ha comunque definito l’incontro molto utile. «Un confronto aperto, nel riserbo delle competenze dell’organo competente», ha spiegato, «ma utile per affrontare la questione senza esclusione di argomenti».

In proposito, il vice sindaco è tornato sulla vicenda dello scarico sospetto nel porto canale, all’altezza della Madonnina, che ha fatto suonare di nuovo l’allarme giovedì scorso quando gli esponenti del Forum dell’acqua hanno segnalato un nuovo sversamento nel fiume. Secondo Del Vecchio, lo sversamento sarebbe stato causato dallo sfioro del collettore che convoglia acque bianche e nere e che, durante le piogge, non riuscirebbe a smaltire il flusso verso il depuratore. Così, anche i liquami finirebbero nel fiume.

Infine, c’è da registrare una nota congiunta di Wwf, Marevivo e Legambiente in cui si esprime apprezzamento per la manifestazione organizzata dalla Confcommercio contro il mare sporco. Gli ambientalisti osservano, tuttavia, che «l’inquinamento è anche la progressiva occupazione della spiaggia con concessioni sempre più estese». Il riferimento è al nuovo Piano spiaggia fortemente criticato dalle associazioni. «Troviamo contraddittorio», concludono, «battersi per la tutela delle acque di balneazione e in difesa di uno strumento urbanistico che avrebbe effetti negativi per le stesse acque».

©RIPRODUZIONE RISERVATA