Francavilla, rubinetti a secco

Rottura alla rete idrica dell’Aca vicino allo stadio, protestano centinaia di residenti senza acqua

FRANCAVILLA. L’Aca lascia i rubinetti a secco per riparare una rottura alla rete idrica vicino allo stadio ed esplode la protesta dei residenti della zona. Ieri mattina per un paio d’ore, dalle 10 a mezzogiorno, gli addetti dell’Aca hanno eseguito i lavori per eliminare una copiosa perdita d’acqua che in questi giorni di siccità, stava andando ad aggravare ulteriormente la già critica situazione della distribuzione dell’acqua potabile. Per riparare il guasto è stato necessario interrompere l’erogazione dell’acqua nelle abitazioni, dal paese alto fino a via Adriatica. Molti cittadini, colti di sorpresa dall’imprevisto disagio, hanno tempestato di telefonate di protesta il comando dei vigili urbani. Il problema si è risolto quando, riparato il guasto, nella tarda mattinata l’Aca ha riaperto i rubinetti, e poco alla volta l’acqua è ritornata nelle case. L’episodio ha acuito un disagio, che a causa dell’emergenza idrica, gli abitanti serviti dalla rete alimentata dal serbatoio del paese alto, sono ormai costretti a subire ogni notte.

La chiusura del serbatoio nella fascia oraria compresa fra le 22 e le 6 del mattino, inizialmente prevista dal 21 giugno all’8 luglio per soli due giorni alla settimana (lunedì e giovedì), da lunedì scorso fino a domenica, è stata estesa a tutte le sere. In più, è stata ridotta la pressione nei quartieri posti a nord e a sud della città, con possibili carenze d’acqua nelle ore di punta per chi abita nei piani alti dei condomini.

Il provvedimento di razionalizzazione adottato dall’Aca coinvolge diversi comuni delle tre province di Chieti, Pescara e Teramo e potrebbe diventare ancor più restrittivo qualora non dovessero verificarsi mutazioni climatiche. Il sindaco Antonio Luciani, però, è deciso a incontrarsi con il presidente dell’Aca, Ezio Di Cristoforo.

«L’incontro si rende necessario dopo l’ennesima comunicazione dell’Azienda acquedottistica, risalente a lunedì 2 luglio», spiega il sindaco, «con la quale i vertici Aca ci hanno messo a conoscenza del razionamento idrico nelle ore notturne a causa dell’elevato consumo diurno, che si aggiunge alla già persistente condizione di siccità dovuta al caldo torrido di questi giorni, con conseguente scarsità di riserva idrica nei serbatoi. Problematiche», afferma il primo cittadino, «che stanno causando notevoli disagi sia alle abitazioni private che alle fontane pubbliche, sia nella parte alta della città che nelle zone nord e sud».

Facendo proprio l’invito rivolto dall’Aca a tutti i comuni interessati sia dalla chiusura dei serbatoi sia dai cali di pressione in rete, Luciani sollecita i cittadini a evitare sprechi dell’acqua potabile, usandola impropriamente per lavare le auto, piazzali e cortili, per innaffiare orti e giardini o per riempire piscine.

Giuseppina Gherardi

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