PESCARA

Gli sfollati di Rancitelli protestano sotto la Regione 

Sabato prossimo manifestazione per chiedere nuovi alloggi in stabili sicuri Pettinari (M5S): troppi edifici sono fatiscenti anche a Fontanelle e San Donato

PESCARA. Tutti sotto la Regione. Per protestare contro quelle case popolari costruite con il cemento impoverito e che rischiano di crollare da un momento all’altro. Per ricordare agli amministratori che, in via Lago di Borgiano, l’emergenza non è affatto finita ma con lo «sgombero immediato» è appena iniziata. Per chiedere «le case che ci spettano». Sabato 15 luglio, alle 10,30, i 236 sfollati di Rancitelli manifesteranno sotto la sede di viale Bovio della Regione. «Se siamo tanti», dicono i manifesti appesi agli ingressi dei palazzi sgomberati, «possiamo ottenere le case che ci spettano di diritto dalle quali ci hanno sgomberato e la ristrutturazione degli alloggi pericolanti».

leggi anche: Pescara, le famiglie sfollate otto mesi dopo l’allarme  Il 30 ottobre 2016 la prima richiesta di aiuto dei 236 residenti di via Lago di Borgiano, ma la perizia decisiva sul rischio crollo è del 14 giugno. Due settimane dopo lo sgombero

Sono passati 6 giorni dallo sgombero disposto il 5 luglio scorso con un’ordinanza del sindaco Marco Alessandrini che impone anche la «demolizione» dei tre stabili di 7 piani: le 84 famiglie residenti sono ancora impegnate a svuotare gli alloggi. Ma finora, dopo l’assistenza negli alberghi e nelle strutture comunali, non ci sono certezze: l’Ater non ha una casa per tutti. E ci vorrà, sicuramente, più di un anno. Per questo, i residenti hanno deciso di scendere in strada: la manifestazione è stata organizzata proprio dagli inquilini, con il supporto del consigliere regionale del M5S Domenico Pettinari. «Da quando siamo entrati in Regione», dice Pettinari, «mi sono fatto carico di presentare emendamenti ai bilanci del 2015, 2016 e 2017 per chiedere lo stanziamento di fondi per la manutenzione e la ristrutturazione della case popolari. Ho chiesto 5 milioni per Pescara e provincia. Però, il governo a guida Pd ha sempre bocciato i miei emendamenti. Sono stato costretto a fare denunce pubbliche assieme ai cittadini, ma non siamo stati mai ascoltati dal presidente Luciano D’Alfonso». E Pettinari chiama a raccolta tutti gli inquilini delle case popolari, non soltanto di via Lago di Borgiano: «Siamo obbligati a manifestare davanti all’ufficio del presidente assieme ai cittadini di Rancitelli, Fontanelle, Zanni, Borgo Marino sud, San Donato e Gescal che hanno gli stessi problemi di grave fatiscenza degli alloggi, tanti a rischio crollo: è sempre una questione di priorità. Per noi, questa è una priorità per la salvaguardia della vita ma per altri evidentemente no. Ci sono anziani, bambini e disabili costretti a vivere in luoghi insalubri: in un paese civile, oltre ai rischi legati alla stabilità degli edifici, non può essere autorizzata la permanenza».
Da oggi cambiano i numeri per contattare il Centro operativo comunale (Coc) dalle 8 alle 20: 085.4283372 e 085.4283385.
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