Gli ultimi atti del sindaco Masci, ora si rischia il blocco della città

7 Luglio 2025

È corsa contro il tempo per blindare nomine e delibere: entro luglio serve l’ok sugli equilibri di bilancio. E prima del voto di agosto, bisogna decidere per i nuovi vertici di Ambiente e Adriatica risorse

PESCARA. ​​​​​​Parte da oggi la corsa contro il tempo del sindaco Carlo Masci e della sua maggioranza impegnata con le ultime nomine e firme prima dello stop imposto dalle elezioni. Mentre il centrodestra prepara il ricorso al Consiglio di Stato, l’amministrazione Masci lavora per mettere in salvo delibere e documenti necessari per non perdere i finanziamenti e salvaguardare i bilanci, evitando così di bloccare la macchina organizzativa. La città, alle prese con cantieri e progetti, ha dovuto tirare il freno a mano dopo la sentenza del Tar che ha annullato il voto in 27 sezioni su 170 e, di conseguenza, il Comune ora può svolgere solo l’ordinaria amministrazione: il sindaco può firmare e decidere solo su provvedimenti «urgenti e indifferibili» che riguardano gli indirizzi generali e la gestione dei servizi comunali. Insomma, il minimo necessario per non mandare nel caos la città. Da giovedì in Comune prende il via cosiddetto “periodo bianco”, cioè i 45 giorni che precedono la tornata elettorale. Sull’altro fronte, il centrosinistra a sostegno del candidato sindaco Carlo Costantini sta valutando la richiesta di sospensiva: così si bloccherebbero le elezioni bis di Ferragosto.

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