I balneatori di Pescara: "L’acqua è eccellente secondo i nostri test privati"

Il presidente del Sib Padovano mostra i risultati del prelievo effettuato dalla Nuovo Saline negli stessi giorni dell’Arta

PESCARA. Si tinge di giallo la storia del nuovo divieto di balneazione scattato nel tratto di mare all'altezza della rotonda di viale della Riviera, tra gli stabilimenti Le Naiadi e Le Antille. Ai campionamenti negativi di mercoledì, certificati dall'Agenzia regionale per la tutela ambientale (Arta), fanno da contraltare i risultati di un laboratorio privato a cui si è rivolto un gruppo di balneatori e che bollano come «eccellente» la qualità delle acque del litorale nord.

In attesa delle controanalisi dell'Arta, attese 48 ore dopo i primi rilievi e quindi nella mattinata di oggi, il presidente del Sindacato italiano balneatori (Sib) e consigliere comunale di maggioranza Riccardo Padovano rivela che i tecnici dell'associazione Nuovo Saline hanno fotografato una situazione diametralmente opposta rispetto a quanto emerso dai campionamenti eseguiti dall'agenzia abruzzese incaricata di analizzare la qualità delel acque di balneazione.

«I dati», dice Padovano, «dicono quello che noi sosteniamo da tempo, cioè che la qualità delle acque a Pescara nord è eccellente». Il 7 luglio i tecnici privati, su incarico di alcuni titolari delle concessioni sulla spiaggia, hanno fatto un prelievo 250metri più a sud del tratto compreso nel nuovo divieto di balneazione: all'altezza dello stabilimento Acapulco, i test hanno rilevato 10 unità di escherichia coli per 100 millilitri d'acqua, a fronte di un limite di 500, e 10 unità di enterococchi per 100 millilitri d'acqua rispetto a un limite di 200. In sostanza una quota bassissima di batteri fecali. «Il risultato del 7 luglio», osserva Padovano, «è molto simile a quello rilevato dallo stesso laboratorio mercoledì scorso, giorno delle analisi effettuate dall'Arta. Davvero non capiamo da cosa derivi questa anomalia, posto che in 45 anni di attività mai era accaduto che sulla riviera nord ci fosse un divieto di balneazione».

La notizia della non conformità delle acque al confine tra Pescara e Montesilvano ha sorpreso balneatori e amministratori, concentrati nelle scorse settimane a risolvere l'emergenza mare inquinato nella zona a ridosso del porto canale, tra via Balilla e via Galilei. Un'area che, a sorpresa, mercoledì scorso è risultata buona, avviandosi così verso la revoca del divieto di balneazione.

Al contrario la riviera nord, tra Le Naiadi e Le Antille, presenterebbe livelli altissimi di escherichia coli (2.005 unità su 100) e concentrazioni basse di enterococchi (13 unità su 100). Inizialmente, i sospetti si sono concentrati su Fosso Mazzocco che ricade nel territorio montesilvanese e sfocia poi a mare, ma un sopralluogo del vicesindaco Enzo Del Vecchio ha escluso questa possibilità.

©RIPRODUZIONE RISERVATA