I lavoratori di Abruzzo Engineering occupano il genio civile all’Aquila

La protesta di una sessantina di lavoratori: “La ricostruzione è bloccata perché la Provincia non riesce a smaltire le pratiche, potremo farlo noi ma siamo in cassa integrazione”

L’ AQUILA. Un gruppo di settanta lavoratori di Abruzzo Engineering sta occupando da questa mattina la sede del Genio civile della Provincia dell’ Aquila. La protesta nasce dal fatto che l’ente non riesce a smaltire le migliaia di pratiche accumulate, in particolare della ricostruzione dell’ Aquila e del cratere, mentre i dipendenti di Abruzzo Engineering sono in cassa integrazione da mesi. Per Rita Innocenzi, rappresentante della Cgil: «la ricostruzione è bloccata a causa dei progetti che attendono di essere evasi e, contemporaneamente, ci sono decine di figure professionali che già si sono confrontate con questo problema che ora sono senza lavoro».

«Il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo - spiega la Innocenzi - non firma l’intesa già sottoscritta dal direttore dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dell’ Aquila, Paolo Aielli, e dal sindaco dell’ Aquila, Massimo Cialente, che consente di utilizzare 98 lavoratori di Abruzzo Engineering da maggio a dicembre 2013 con risorse a carico della delibera Cipe del 21 dicembre 2012 sulla ricostruzione». «L’accordo prevede che 68 persone vengano assegnate al Comune e i restanti 30 alla Provincia - aggiunge la Innocenzi - in questo modo si potrebbe rapidamente evadere l’arretrato, ma noi siamo disponibili a ridiscutere anche questa proporzione, se Del Corvo ci dice che ha bisogno di più personale». «Invece il presidente - conclude - si trincera dietro cavilli giuridici, se dovesse proseguire su questa strada sarebbe l’unico responsabile dei cantieri che non aprono e del licenziamento di tante persone».

Abruzzo Engineering è una società pubblica: il 60% delle azioni è della Regione, Selex Service Management (Finmeccanica) ha il 30%, mentre il restante 10% è controllato dalla Provincia dell’ Aquila. È stata messa in liquidazione per volere dell’azionista di maggioranza, il governatore Gianni Chiodi. Attualmente in organico ci sono 167 dipendenti, di questi 102 fino al dicembre scorso sono stati impegnati nella ricostruzione, 85 presso il Comune dell’ Aquila e 17 al Genio civile, ma con la fine dell’emergenza la commessa è terminata e si sono di nuovo spalancate le porte della cassa integrazione.

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