CHIETI

Il bus è in ritardo, passeggero picchia l'autista

La denuncia dei sindacati della Panoramica: "Poco prima un altri episodio analogo, azienda e Comune sordi alle nostre richieste"

CHIETI. Passeggero di autobus si arrabbia per il ritardo e picchia l'autista malgrado quest'ultimo fosse anche alla guida. E' quanto avvenuto ieri sera sulla linea 3/ della Panoramica a Chieti scalo. "Una linea famosissima per ritardi e soprressioni, e poco un episodio analogo ha coinvolto un altro autista", denunciano i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Faisa Cisal .

L'autobus aveva accumulato già 5' di ritardo da Manoppello, ritardo ulteriormente amplificato dal passaggio al livello chiuso. Il passeggero è salito in via Aterno a Chieti scalo, e infastidito dal  ritardo ha perso le staffe e riversato il suo disappunto sul conducente.

Secondo i sindacati mentre la corsa stava proseguendo e il conducente nulla poteva sul ritardo oggettivo, "il passeggero è passato dalle parole ai fatti malmenando il giovane autista trascurando che fosse alla guida di un mezzo pubblico in movimento". Una pattuglia della polizia  è prontamente intervenuta bloccando il bus, gli agenti sono saliti a bordo ed evitato il peggio. L'autista  ha avuto bisogno d cure mediche.

I sindacalisti Aurelio Di Eugenio, Andrea Mascitti e Luciano Lizzi protestano contro la gestione del servizio da parte di azienda e Comune di Chieti:  "Sono ormai cronici e certificati i ritardi che derivano dal mancato adeguamento delle percorrenze. Il fenomeno risale al lontano 2010 quando i 15km percorsi furono cronometrati dalla società, con un’approssimazione per difetto già dal principio, oggi a distanza di 13 anni però: si usano mezzi che per effetto dei dispositivi di sicurezza impiegano più tempo a fermarsi e ripartire, le fermate sono aumentate, ed il traffico è raddoppiato. Basta pensare che le tabelle di marcia della società, dettano dei tempi impossibili per un mezzo pesante anche se non si facessero fermate".

Oggi ricorre un anno dalla firma dell’accordo che chiuse almeno sulla carta, una vertenza che vide 4 organizzazioni sindacali a tutti i livelli, Rsa, Segreterie provinciali e regionali portare avanti  scioperi e manifestazioni e che impegnava l'azienda a verificare le percorrenze affinchè la società rielaborasse i turni di servizio adeguando partenze, soste e arrivi. "Invece il Comune si nasconde dietro il dissesto e la società si nasconde dietro il Comune chi resta però esposto in prima linea sono gli autisti che subiscono ritmi di lavoro disumani, subiscono le lamentele dell’utenza e da oggi vengono anche malmenati... mentre chi dovrebbe gestire queste dinamiche ha la testa sotto la sabbia". I sindacati a questo punto confidano in un intervento del prefetto  di Chieti e della Regione Abruzzo .