«Il Comune paga 83 collaboratori per non lavorare»

Forza Italia accusa: non funziona il progetto da 150mila euro “Mi impegno per Pescara”. Il caso discusso in commissione

PESCARA. Scoppia la polemica sul progetto «Mi impegno per Pescara», avviato dal Comune da gennaio per impiegare disoccupati in lavori socialmente utili. Secondo Forza Italia l’iniziativa, dal costo complessivo di 149.400 euro, che sinora ha impiegato 83 persone, si sarebbe trasformata in un pasticcio, con alcuni lavoratori lasciati abbandonati a se stessi all’interno del Comune. Il caso è stato affrontato ieri mattina, durante la seduta della commissione Vigilanza e controllo, presieduta da Carlo Masci, con la partecipazione degli assessori allo sport Giuliano Diodati e alle politiche sociali Antonella Allegrino.

È stato il vice capogruppo di Forza Italia Vincenzo D’Incecco a richiederne la convocazione per discutere di questa vicenda definita paradossale. «Il progetto “Mi impegno per Pescara”», ha spiegato, «doveva svolgere una funzione sociale, dando una mano alle persone in difficoltà e, soprattutto, dare a queste persone una dignità con un impiego in lavori utili alla collettività. Invece, ci siamo accorti che non è così. Ad esempio, il servizio di portierato, già affidato e pagato dal Comune ad una società esterna, si avvale della presenza di lavoratori chiamati a prestare il loro servizio con questo progetto». Questi lavoratori, a detta del vice capogruppo, non svolgerebbero alcuna attività e passerebbero il loro tempo all’ingresso in attesa di potersene andare a casa. «Non è dignitoso per i lavoratori e per il Comune stesso utilizzare questo strumento per un servizio che, di fatto, non avrebbe bisogno di queste persone», ha fatto notare D’Incecco, «non sarebbe più logico e dignitoso far lavorare queste persone in strutture comunali dove c’è bisogno di manodopera?».

La risposta è arrivata dagli assessori durante la loro audizione in commissione. Entrambi hanno fatto presente le difficoltà nell’organizzare l’iniziativa al primo anno di sperimentazione. «Nomineremo presto un referente», ha assicurato Diodati, «le persone che sono state assegnate agli impianti sportivi stanno comunque lavorando, ma per affidare incarichi più precisi sarà necessario dare il via a delle visite mediche. Ci dobbiamo specializzare meglio in questo progetto».

«Mi impegno per Pescara» voluto soprattutto dalla Lista Teodoro, che l’anno scorso arrivò a minacciare l’amministrazione Alessandrini di bloccare il bilancio per ottenere poi un finanziamento pari a 150mila euro, ha consentito finora di dare uno stipendio a 83 prestatori d’opera. Ognuno deve svolgere 60 ore mensili, per tre mesi, con una retribuzione trimestrale lorda di 1.800 euro pagata con i voucher da 10 euro l’ora. Ma questo progetto, avviato dal gennaio scorso, non sarebbe decollato a detta di Forza Italia, che tuttavia si è sempre mostrata favorevole all’iniziativa per dare lavoro a chi non ce l’ha e consentire al Comune di utilizzare manodopera nei settori più carenti di personale. I settori dove sono stati collocati i lavoratori sono la cura del verde pubblico e delle strutture, sorveglianza di impianti e beni, gestione e attività in strutture culturali, eventi e manifestazioni, progetti e iniziative di varia natura, interventi di emergenza e protezione civile. Su 440 domande presentate, ne sono state ammesse 304, ma i soldi sono bastati solo per 83 persone.

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