approvata la delibera

Il consiglio salva gli edifici storici dall’abbattimento

PESCARA. Mai più ruspe selvagge contro edifici e strutture storiche di Pescara. Il consiglio comunale ha approvato ieri la mappatura esatta di tutti quegli immobili che costituiscono il patrimonio...

PESCARA. Mai più ruspe selvagge contro edifici e strutture storiche di Pescara. Il consiglio comunale ha approvato ieri la mappatura esatta di tutti quegli immobili che costituiscono il patrimonio storico e architettonico e che d'ora in avanti andranno tutelati da eventuali interventi di abbattimento, con la disponibilità delle relative schede. Un lavoro frutto della collaborazione con la Sovrintendenza e con l'università D'Annunzio.

Sono oltre un centinaio gli edifici sino a oggi non coperti da alcuna tutela, specie nella zona dei Colli, e che invece d'ora in avanti saranno salvaguardati dalla struttura tecnica, mentre altri sono divenuti automaticamente interesse dello Stato.

E tra quegli edifici compare il complesso del teatro D'Annunzio, Stele compresa; il Villino Cipollone, sulla riviera sud, accanto allo stabilimento balneare Le Paillotte; o anche il Circolo Canottieri; e Villa Maria Teresa, la prima a essere costruita in via Primo Vere. Senza dimenticare interi borghi, come quello sorto tutt'attorno alla chiesa della Madonna dei Sette Dolori. «Il lavoro elaborato è immane», ha detto l'assessore Marcello Antonelli, «rappresenta una pietra miliare, perché ha dotato l'ente della schedatura sistematica dell'intero patrimonio storico e architettonico della città». Grande soddisfazione è stata espressa anche dal consigliere Maurizio Acerbo, che si è battuto per far approvare il provvedimento. «Dopo aver salvato nel 2004 con la Variante delle invarianti, proposta e imposta da Rifondazione comunista, le poche aree verdi rimaste in città, bloccato la cementificazione delle aree collinari e imposto l’inedificabilità delle aree a rischio idrogeologico», ha affermato, «con questo nuovo censimento sono stati sottoposti a tutela circa 100 edifici. Finalmente si è concluso un lungo iter che non poteva essere messo a repentaglio dall’escalation dello scontro politico». Soddisfatte anche le associazioni Italia nostra, Comitato abruzzese del paesaggio e il Wwf: «È stato evitato che La filanda Giammaria e il Borgo Marino nord fossero stralciati dal nuovo censimento che ha inteso salvare circa 100 edifici o siti, altrimenti destinati a scomparire dalla memoria storica dei pescaresi».

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