SANITA'

Il cuore degli abruzzesi si apre agli ospedali di Teramo e Pescara

Donazioni ai reparti di oncologia e oculistica: al Mazzini  i pannelli colorati di "Viva", allo Spirito Santo un retinografo di ultima generazione per neonati e prematuri in ricordo del prof Mazzilli

PESCARA. Dodici pannelli ravvivano, da oggi, la corsia del reparto di Oncologia del Mazzini di Teramo. L’associazione “Viva!” onlus ha donato le opere che nei fatti mirano a realizzare uno degli obiettivi dell’oncologia, moderna, cioè l’umanizzazione degli spazi di cura. Il direttore generale della Asl Maurizio Di Giosia e quello della Uoc di Oncologia Katia Cannita ringraziano l’associazione. “Centralità del paziente significa anche considerare i suoi rapporti con lo spazio che lo circonda e con le persone con cui si relaziona. Nell’ambito di questo approccio il paziente è inteso non solo come portatore di patologia, ma come persona con esigenze psicoemotive e relazionali oltre che fisiche e funzionali. E rendere l’ambiente ospedaliero più accogliente in questo senso è importante”, commenta Di Giosia.

A Pescara, nell’aula magna dell’ospedale è in programma la commemorazione del professor Giorgio Alessandro Mazzilli, primario oculista a Pescara dal 1983 al 1999.  Alla presenza, tra gli altri del presidente della Unione italiana ciechi, Gabriele Colantuono, viene posta nel reparto di Oculistica diretto dal dottor Michele Marullo una targa commemorativa di Mazzilli «per tutto il contributo offerto durante il suo operato quale primario», si legge nella nota Asl, «per la sua umanità, signorilità e disponibilità nei confronti del personale medico e infermieristico e per l’estremo rispetto dei pazienti». 
Nell’occasione, la vedova, la dottoressa Laura Cappai dona all’ospedale un’apparecchiatura per la diagnostica oftalmologica nel campo delle patologie oculari dei bambini prematuri; una Retcam, retinografo di ultima generazione, molto sofisticato e costoso (solo due in Abruzzo) che sarà utilizzato per visitare i neonati e i nati prematuri diagnosticando in modo precoce e atraumatico eventuali malattie retiniche.