PESCARA

Il dossier degli autisti bus: sotto accusa soprattutto viale Marconi

Ecco la lista delle criticità stilate dalle rappresentanze sindacali di Faisa – Cisal della Tua insieme a Filt-Cgil, Uil Trasporti e Fit-Cisl 

PESCARA. La rappresentanza aziendale Faisa – Cisal della Tua di Pescara insieme alle rappresentanze Filt-Cgil, Uil Trasporti e Fit-Cisl, ha chiesto e ottenuto un incontro nella sala consiliare del Comune di Pescara alla presenza del sindaco Carlo Masci, dell’assessore alla mobilità, viabilità e trasporti Luigi Albore Mascia, del comandante della Polizia locale e Protezione civile Danilo Palestini, dei dirigenti dei settori mobilità e lavori pubblici, dei responsabili dei servizi comunali interessati e dei dirigenti Tua.

L’incontro è stato fortemente voluto per informare il Comune sulle criticità viarie che gli autisti del servizio di trasporto pubblico locale si trovano a dover affrontare sul territorio comunale. "Il lavoro di chi garantisce la mobilità pubblica", dicono i sindacati, "è stato reso sempre più complesso e difficile dalla creazione di infrastrutture che non consentono un fluido utilizzo da parte dei mezzi pubblici e da un controllo del territorio a volte lacunoso, di conseguenza la qualità del servizio ne ha fortemente risentito. Per illustrare al meglio queste problematiche abbiamo preparato un report dettagliato. Per limiti di tempo non siamo riusciti in data odierna a completare la discussione di tutti i punti in oggetto, l’assessore Albore Mascia si è impegnato a convocarci nuovamente in data 18 ottobre per terminare i lavori". 

IL REPORT DEGLI AUTISTI DEI BUS

SEMAFORI: Su gran parte del territorio comunale e in particolare nei semafori che adottano il sistema T-RED per la verifica delle infrazioni semaforiche, Il tempo fissato per la lanterna gialla è di 4 secondi, il minimo previsto dalla normativa.

CORSO VITTORIO: Nel pur ottimo intento di ampliare sempre più i percorsi ciclabili urbani, riteniamo sia stato inopportuno costituire lungo corso Vittorio Emanuele II una corsia ciclabile (ai sensi dell’art. 3 comma 1 numero 12-bis del CdS), in special modo tra via Genova e corso Umberto I.

VIALE MARCONI: Accade molto spesso che il mezzo pubblico che si trova a transitare con il verde nelle rotatorie di viale Marconi, si ritrovi con le stesse tutt’altro che sgombre dalle autovetture.

VIALE MARCONI: Continuiamo a rilevare costantemente mezzi privati in sosta sulla corsia preferenziale Sud di viale Marconi che costringono i mezzi pubblici o ad interrompere il servizio in attesa della rimozione degli stessi o ad effettuare pericolose uscite dalla corsia preferenziale. 

VIALE MARCONI: Tutte le banchine di fermata sulla corsia preferenziale Nord di viale Marconi hanno una larghezza massima che risulta essere di 115 cm che a malapena bastano a ospitare la lunghezza di una sedia a rotelle e di fatto non sono sufficienti a permettere all’accompagnatore di stare dietro alla stessa per spingerla né a maggior ragione permettono all’autista del bus di appoggiare in sicurezza la pedana. 

VIALE MARCONI: La fermata su viale Marconi, direzione Sud, sulla rotatoria dello stadio è attraversata tra la pensilina e la corsia preferenziale da un tratto di pista ciclabile ribassata rispetto al marciapiede ed allo spartitraffico fisicamente invalicabile. Ciò impedisce l’attraversamento all’utenza in sedia a rotelle e l’abbassamento della rampa da parte degli autisti. 

VIA GALILEI: Nonostante l’apprezzabile rifacimento della segnaletica orizzontale, che auspichiamo avvenga su tutto il territorio comunale, i possessori di mezzi privati continuano a parcheggiare lungo via Galilei nei punti di divieto di sosta e di fermata, sulla fermata tpl e in doppia fila su via Nicola Fabrizi di fronte a via Galilei.

VIA D'AVALOS E VIA SACCO: In alcuni tratti di entrambe le vie sussistono il divieto di sosta su via D’Avalos e quello di sosta e fermata su via Sacco. Tali divieti sono costantemente non rispettati ed obbligano i mezzi pubblici a marciare in parte contromano.

FERMATE DEL TRASPORTO PUBBLICO: Su gran parte del territorio urbano non vi è il minimo rispetto del divieto di sosta sulle fermate del servizio di trasporto pubblico.