«Il fascismo dramma per l’Italia»

26 Aprile 2023

Il sindaco Masci cita Silone: la libertà è la possibilità di dubitare

PESCARA. «Il fascismo è stato un dramma per l’Italia e per tutti gli italiani». Lo ha detto ieri il sindaco Carlo Masci durante il suo intervento alla festa della Liberazione in piazza Garibaldi: «Dobbiamo essere vigili perché la tirannia è sempre in agguato», ha detto Masci, «e questo era già chiaro nelle mente dei padri costituenti tanto che dissero, nella 12esima disposizione transitoria e finale della Costituzione, che “è vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”». E Masci ha sottolineato che «il 25 Aprile è la festa di tutti gli italiani, senza alcun monopolio».
Alla manifestazione di piazza Garibaldi hanno partecipato i parlamentari Guerino Testa (FdI), Nazario Pagano (Forza Italia) e Luciano D’Alfonso (Pd), il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri (Forza Italia), i consigliere regionali Antonio Blasioli, Domenico Pettinari e Barbara Stella, il vice presidente della Provincia e sindaco di Manoppello Giorgio De Luca, il presidente del consiglio comunale di Pescara Marcello Antonelli, il sindaco di Spoltore Chiara Trulli e altri primi cittadini del Pescarese. In prima fila, il prefetto Giancarlo Di Vincenzo, il questore Luigi Liguori e i vertici delle forze dell’ordine, a partire dal direttore marittimo Fabrizio Giovannone che ha letto il messaggio inviato dal ministro della Difesa Guido Crosetto.
«Ignazio Silone ha lasciato scritto», così ha detto Masci, «che la libertà è la possibilità di dubitare, la possibilità di sbagliare, cercare, esperimentare, dire no a una qualsiasi autorità, artistica, filosofica, religiosa, sociale e anche politica. E quando un totalitarismo ne priva un popolo sono gli uomini liberi a tenere accesa la fiammella. Sulla libertà non esiste un diritto di proprietà né un diritto di esclusiva. Il 25 Aprile non è un feticcio freudiano: è la festa della libertà, pagata a carissimo prezzo».