Il Pd: Comune Pescara verso il dissesto, ecco perché ci dimettiamo

La manovra per far cadere l’amministrazione Albore Mascia: domani il termine per le dimissioni ma manca ancora la firma di un consigliere. L’opposizione incontra il prefetto

PESCARA

«Il Comune è in una situazione di potenziale dissesto finanziario con ripercussioni gravissime sui cittadini ed è per questo che bisogna subito far cadere l'amministrazione Mascia». I consiglieri di opposizione al Comune di Pescara spiegano così l'iniziativa di sfiducia messa in atto nei giorni scorsi ma non ancora portata a termine. I dimissionari che hanno firmato il documento, per ora, sono fermi a 20 su 21 necessari per raggiungere la maggioranza; c'è tempo fino a domani per firmare.

Intanto, dopo una riunione dei capigruppo, una delegazione di consiglieri, guidata dal presidente del Consiglio, Roberto De Camillis, si è recata dal prefetto, Vincenzo D'Antuono, per avere conferme circa la data del voto in caso di caduta dell'amministrazione e per escludere che le elezioni possano slittare.

La seduta odierna del Consiglio comunale, convocata alle 15,30, inoltre, è stata revocata e rinviata a nuova data. A fare il punto della situazione, in conferenza stampa, sono stati alcuni dei consiglieri firmatari. C'erano, tra gli altri, Moreno Di Pietrantonio, Enzo Del Vecchio, Camillo D'Angelo e Paola Marchegiani (Pd), Adelchi Sulpizio (Cd), Renato Ranieri (Liberali per Pescara) e Massimiliano Pignoli (Fli). A partire da una relazione della Corte dei Conti, D'Angelo ha spiegato che «risorse relative a fondi vincolati sono state utilizzate per far fronte a pagamenti che nulla hanno a che fare con le realizzazioni a cui erano destinate» e perciò «ogni risorsa che entra nelle casse comunali dovrebbe servire a reintegrare tali fondi».

Secondo l'analisi del Pd, «la somma necessaria a ricostituire una situazione di normalità ammonta a 56 milioni di euro». Anche con le entrate che potrebbero reintegrare le risorse già utilizzate, tra cui multe e Tares, «la sofferenza strutturale sarebbe di circa 34 milioni di euro e il sindaco deve spiegare ai cittadini come intende coprire tale somma. Allo stato attuale - hanno spiegato - in cassa ci sono solo 2,9 milioni di euro, sufficienti solo ad assicurare gli stipendi di questo mese».

«Anche il collegio dei Revisori dei conti del Comune - ha sottolineato D'Angelo - ha raccomandato il contenimento dei pagamenti, ma non sembra che il sindaco e la Giunta ne vogliano tenere conto, se è vero che nei prossimi giorni partiranno altri cantieri, come la mega rotonda a piazza Unione e il tunnel sulla riviera Sud, oltre alla richiesta di impegno di spesa per decinde di incarichi a professionisti».

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