Il Pescara è secondo, Insigne: "Siamo da A"

L'attaccante: "l'obiettivo sono 15 gol con il Pescara e poi voglio la Nazionale"
PESCARA. A velocità normale o al rallenty cambia poco. Chi ha guardato quella fiondata in televisione probabilmente ha cercato in tutti modi di rivederla su youtube. Uno spot per il calcio spettacolo, forse uno dei gol più belli della serie B. La firma in calce è di Lorenzo Insigne. La pulce napoletana non perdona. Di nuovo, dopo Empoli, è tornato a segnare.
Adesso è a quota 9, ma il suo obiettivo è ben diverso.
«Il mio obiettivo è quello di arrivare a 15 gol e poi magari un giorno conquistare la nazionale maggiore, ma adesso il mio unico pensiero è il Pescara».
Il ragazzino di Frattamaggiore non vuole fermarsi, in tutti i sensi e prenota un finale di stagione importante. «Il gol? E' stata una liberazione. E' dall'anno scorso che non facevo un gol così e sono molto contento».
Figuriamoci Zeman che da mesi gli rimprovera il fatto che tira poco da fuori area.
«Questo è stato bello come quello di Bari. L'anno scorso ne ho fatti tanti così e Zeman mi diceva e mi dice anche ora che devo tirare di più da fuori area».
Per la doppia cifra manca poco. «L'anno scorso (a Foggia in Prima divisione, ndc) ho fatto 19 gol e la maggior parte nel girone di ritorno».
La serie A è vicina.
«Noi lavoriamo duro e giochiamo come vuole il mister. Tra di noi si parla della promozione e sarebbe una cosa bellissima andare in serie A con questo gruppo, ma il campionato è ancora lungo. Pensiamo a continuare così, poi vedremo».
Lorenzinho, il brasiliano dell'Adriatico-Cornacchia, mette tutti sull'attenti.
«Non montiamoci la testa, perché dobbiamo giocare partita dopo partita. Primi o secondi non importa. Siamo tutti lì e come fai uno sbaglio qualcuno ti passa sopra. Stiamo sul pezzo, concentrati. E bisogna vincere sempre, in ogni partita».
Percentuali di promozione? «Nessuna, meglio non sbilanciarsi».
Le grandi squadre vorrebbero prenderlo, invece lui ripudia tutti.
«No, io sto bene qua. Gioco con questa maglia e sono contento perché mi sto togliendo tante soddisfazioni, poi l'anno prossimo vedremo».
Un girone di ritorno con il turbo, nessuna paura nemmeno se dovessero intensificarsi le sirene di mercato per giugno.
«Questa cosa non mi riguarda. Io sono un giocatore del Pescara e in mezzo al campo devo lottare e onorare questa maglia. Qui mi trovo bene su tutto».
Pescara è in delirio, una tifoseria in tripudio.
Calore smisurato, come la sua Napoli. «La passione che hanno i pescaresi è uguale. Stiamo andando molto bene. I tifosi sono straordinari, lo stadio è sempre pieno e non finiremo mai di ringraziarli visto che fa freddo e non è facile stare sulle tribune con questo clima».
Sassuolo e Torino, Insigne non ha paura delle concorrenti. «Non temo nessuno. Undici siamo noi e undici sono loro, poi chi è più bravo vince. A me piacciono tutte e due. Noi stiamo lassù in classifica con loro e quindi attenzione perché andremo fino in fondo».
La dedica per il gol di venerdì sera è tutta fatta in casa. «Alla mia famiglia e alla mia ragazza. Anche quando non facevo gol mi sono stati vicino».
Poi con insistenza il 20enne bomberino del Pescara si sbilancia quando lo paragonano Sansone del Sassuolo.
«Non sono cose che devo dire io (ride)....Sono più forte io, va bene ora?».
Certo e il 2 marzo, quando arriverà il Sassuolo, ci sarà la sfida a distanza. Spettacolo nello spettacolo.
Adesso è a quota 9, ma il suo obiettivo è ben diverso.
«Il mio obiettivo è quello di arrivare a 15 gol e poi magari un giorno conquistare la nazionale maggiore, ma adesso il mio unico pensiero è il Pescara».
Il ragazzino di Frattamaggiore non vuole fermarsi, in tutti i sensi e prenota un finale di stagione importante. «Il gol? E' stata una liberazione. E' dall'anno scorso che non facevo un gol così e sono molto contento».
Figuriamoci Zeman che da mesi gli rimprovera il fatto che tira poco da fuori area.
«Questo è stato bello come quello di Bari. L'anno scorso ne ho fatti tanti così e Zeman mi diceva e mi dice anche ora che devo tirare di più da fuori area».
Per la doppia cifra manca poco. «L'anno scorso (a Foggia in Prima divisione, ndc) ho fatto 19 gol e la maggior parte nel girone di ritorno».
La serie A è vicina.
«Noi lavoriamo duro e giochiamo come vuole il mister. Tra di noi si parla della promozione e sarebbe una cosa bellissima andare in serie A con questo gruppo, ma il campionato è ancora lungo. Pensiamo a continuare così, poi vedremo».
Lorenzinho, il brasiliano dell'Adriatico-Cornacchia, mette tutti sull'attenti.
«Non montiamoci la testa, perché dobbiamo giocare partita dopo partita. Primi o secondi non importa. Siamo tutti lì e come fai uno sbaglio qualcuno ti passa sopra. Stiamo sul pezzo, concentrati. E bisogna vincere sempre, in ogni partita».
Percentuali di promozione? «Nessuna, meglio non sbilanciarsi».
Le grandi squadre vorrebbero prenderlo, invece lui ripudia tutti.
«No, io sto bene qua. Gioco con questa maglia e sono contento perché mi sto togliendo tante soddisfazioni, poi l'anno prossimo vedremo».
Un girone di ritorno con il turbo, nessuna paura nemmeno se dovessero intensificarsi le sirene di mercato per giugno.
«Questa cosa non mi riguarda. Io sono un giocatore del Pescara e in mezzo al campo devo lottare e onorare questa maglia. Qui mi trovo bene su tutto».
Pescara è in delirio, una tifoseria in tripudio.
Calore smisurato, come la sua Napoli. «La passione che hanno i pescaresi è uguale. Stiamo andando molto bene. I tifosi sono straordinari, lo stadio è sempre pieno e non finiremo mai di ringraziarli visto che fa freddo e non è facile stare sulle tribune con questo clima».
Sassuolo e Torino, Insigne non ha paura delle concorrenti. «Non temo nessuno. Undici siamo noi e undici sono loro, poi chi è più bravo vince. A me piacciono tutte e due. Noi stiamo lassù in classifica con loro e quindi attenzione perché andremo fino in fondo».
La dedica per il gol di venerdì sera è tutta fatta in casa. «Alla mia famiglia e alla mia ragazza. Anche quando non facevo gol mi sono stati vicino».
Poi con insistenza il 20enne bomberino del Pescara si sbilancia quando lo paragonano Sansone del Sassuolo.
«Non sono cose che devo dire io (ride)....Sono più forte io, va bene ora?».
Certo e il 2 marzo, quando arriverà il Sassuolo, ci sarà la sfida a distanza. Spettacolo nello spettacolo.
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