Provocò la morte di un 49enne tamponandolo con l'auto: condannato a 1 anno e 4 mesi

4 Maggio 2025

Vincenzo Mattucci stava andando al lavoro allo stabilimento “Tre palme” in scooter quando perse la vita dopo essere stato sbalzato contro un’altra macchina. A distanza di 13 mesi c’è il patteggiamento

PESCARA. Quella mattina dell’8 marzo dello scorso anno, in sella al suo scooter, stava andando al lavoro allo stabilimento “Tre Palme” quando venne violentemente tamponato da un’autovettura a sbalzato contro l’auto che giungeva in senso contrario: morì sul colpo Vincenzo Mattucci, 49 anni, nativo di Atri ma residente a Montesilvano. Adesso l’automobilista pescarese di 52 anni che provocò l’incidente mortale lungo la riviera di Montesilvano, al confine con Pescara, ha chiesto e ottenuto di patteggiare la pena per omicidio stradale.

Con l’accordo del pm Anna Rita Mantini, i suoi legali, Vincenzo Di Girolamo e Stefano Ilari, hanno scelto il rito del patteggiamento per definire il procedimento davanti al gup Francesco Marino: un anno e quattro mesi di reclusione con la sospensione della patente per la durata di due anni. Il secondo automobilista, che si ritrovò il motociclista davanti alla vettura e non riuscì a evitare l’impatto, non venne indagato in quanto non ritenuto responsabile dell’incidente.

Nel capo di imputazione la procura scrive che la Mercedes dell’imputato «non regolava la velocità del veicolo in modo da evitare ogni pericolo per la sicurezza delle persone; l’imputato non conservava il controllo del veicolo e non era in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizioni di sicurezza, specialmente l’arresto tempestivo del mezzo dinanzi a un ostacolo prevedibile; non manteneva una distanza di sicurezza tale da garantire in ogni caso l’arresto e da evitare collisioni e così, per colpa, senza neanche frenare l’andatura del proprio veicolo, tamponava il motociclo Piaggio guidato da Vincenzo Mattucci che in fase di decelerazione lo precedeva e che in conseguenza dell’urto da tergo rovinava a terra, invadeva l’opposta carreggiata e terminava la sua corsa contro il manto stradale e contro l’autovettura che proveniva nella direzione opposta, in tal modo cagionando la morte di Mattucci».

A nulla servirono le operazioni di rianimazione eseguite sul posto dai sanitari del 118 intervenuti tempestivamente e Mattucci morì proprio sotto gli occhi dei due automobilisti coinvolti e del titolare dello stabilimento dove la vittima lavorava. Numerosi in quei giorni furono i messaggi di cordoglio per la scomparsa di un uomo che era conosciuto da tanti e apprezzato per la sua gentilezza.

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