Il post ballottaggio a Pescara, Alessandrini già al lavoro sui conti del Comune

Il neo sindaco ha avviato una verifica sul bilancio: «Temo delle sorprese»

PESCARA. Ha passato la notte a festeggiare la vittoria al ballottaggio. «Ho dormito solo due ore», ha rivelato Marco Alessandrini. Ma la giornata di ieri del neo sindaco non è stata affatto di riposo. «La festa è già finita», ha commentato, «ora c’è da lavorare, da impegnarsi, perché questo 66 per cento che ha votato per me mi dà una grande responsabilità e una grande voglia di confrontarmi con i problemi della nostra comunità che sono davvero tanti».

Dopo aver convocato la sua prima conferenza stampa da primo cittadino per rispondere alle numerose domande dei giornalisti, si è messo subito al lavoro con i tecnici dell’ente per verificare i conti lasciati dal suo predecessore Luigi Albore Mascia.

«La priorità è la finanza comunale», ha detto, «vorrei fare piena luce su come troveremo le casse e lo faremo già oggi con i revisori dei conti e se necessario anche con la Corte dei conti». Alessandrini teme di trovare qualche brutta sorpresa, cioè qualche buco lasciato scoperto dall’amministrazione uscente. Un sospetto che, se venisse confermato, costringerebbe la futura giunta a porre rimedio agendo sulle uscite e, forse, anche sulle entrate. «Mi sembra prematuro parlare di tasse», ha sostenuto, «comunque sia, ognuno si dovrà assumere le proprie responsabilità». Un’altra priorità indicata dal neo primo cittadino è quella dell’eliminazione dei tornelli dal Comune.

Ma il neo sindaco, nell’affollato comitato elettorale di via Firenze, non ha parlato solo di conti. Alessandrini, incalzato dai giornalisti, ha spaziato da corso Vittorio, al nuovo teatro, dalla filovia, alla futura giunta e ha poi chiesto tempo per rispondere a domande più dettagliate, come l’emergenza traffico causata dalla chiusura da diversi giorni della rampa dell’Asse attrezzato di via Lago di Campotosto. Poi, ha rivelato anche qualche confidenza. Ad esempio la telefonata di ieri mattina con il sindaco di Milano Giuliano Pisapia. «Sono stati auguri non di rito, affettuosi», ha affermato, nell’ottica di un rapporto personale, che vogliamo trasformare in istituzionale». Un legame forte quello del neo sindaco con il capoluogo lombardo, dove il padre Emilio, sostituto procuratore della Repubblica, fu ucciso da un gruppo terroristico di Prima linea il 29 gennaio 1979. Pisapia è stato a Pescara l’11 maggio scorso per la campagna elettorale del neo sindaco di centrosinistra. E ieri Alessandrini stava meditando se andare oggi a Milano dove, in questura, sarà scoperta una targa intitolata all’abruzzese Ettore Troilo, comandante della Brigata Maiella nel Secondo conflitto mondiale e prefetto di Milano nel dopoguerra.

Per quanto riguarda la futurta giunta, Alessandrini non ha fatto nomi di probabili assessori. «Ci stiamo lavorando», ha spiegato, «e i criteri che seguiremo saranno basati su capacità e competenze con l’obiettivo di portare l’annunciato rinnovamento che, in qualche modo, il Pd di Renzi è riuscito ad imporre con un dato: penso a quello delle elezioni europee, un risultato davvero straordinario». Qualche ulteriore indicazione, tuttavia, è stata data. «La nuova giunta», ha aggiunto Alessandrini, «sarà pronta per la convocazione del primo consiglio comunale entro dieci giorni dalla proclamazione degli eletti, prevista per venerdì prossimo. Almeno quattro dei nove componenti saranno donne». Il neo sindaco ha poi affrontato i grandi temi che hanno suscitato polemiche. Pedonalizzazione di corso Vittorio: «Bisogna attenersi alla sentenza del Tar che impone l’eliminazione della viabilità alternativa sulle aree di risulta. Va ripristinata la precedente viabilità sul corso, ma c’è un problema perché con i lavori è stata ristretta la carreggiata. Non è che possiamo demolire un’opera, è chiaro quindi che dovremo rivedere complessivamente la viabilità». Sulla filovia: «Ci sono dei problemi da valutare che riguardano i costi di esercizio e i mezzi che sono troppo impattanti. Ho già parlato con il presidente della Gtm Michele Russo e abbiamo avuto qualche scambio di vedute». Sul progetto della Nuova Pescara: «La fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore mi convince poco, si deve pensare a un progetto più ampio di un’area vasta». Infine Alessandrini ha parlato dei rapporti con i grillini: «Sono una novità, perché è la prima volta che entrano in consiglio, come saranno lo scopriremo presto».

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