Il pugno duro dell’Ater contro abusivi e morosi: «Recuperati 91 alloggi»

Il presidente Di Meo: «Monitoraggio continuo per prevenire l’illegalità». E tra i grandi lavori figurano i palazzi di via Tavo e la riqualificazione di Rancitelli
PESCARA. Oltre 1.400 interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria su tutta la provincia di Pescara. Ma anche lavori su fognature, impianti elettrici, manutenzioni di ascensori e caldaie. A questi interventi firmati da Ater si aggiungono le grandi opere destinate a cambiare il volto della città come i due nuovi edifici che sorgeranno in via Tavo dalle ceneri dell’ex Ferro di Cavallo. Sono questi alcuni dei risultati che si porta a casa per il 2025 l’Azienda territoriale per l'edilizia residenziale guidata da un anno da Domenico Di Meo. In Consiglio di amministrazione ci sono anche Emanuele Evangelista e Liliana Rullo. «I risultati sono stati ampiamente positivi», commenta Di Meo che fa un primo bilancio dell’anno trascorso. «L’Ater di Pescara si conferma come una realtà viva, finalizzata all’efficientamento delle risorse e attenta alle esigenze dei propri utenti».
Nel corso dell’anno sono stati effettuati 1.479 interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sull’intero territorio. Tra questi 419 a Pescara e 154 nella provincia, ai quali si sommano anche gli interventi di spurgo/sturaggio delle fognature (295), la manutenzione degli impianti termici (86 interventi), degli impianti elettrici (193), le verifiche delle caldaie (90), la sostituzione delle stesse ove necessario (70), la manutenzione degli ascensori (46) e gli interventi sulle autoclavi (51).
Oltre all’attività ordinaria, l’Ufficio tecnico dell’Ater è stato impegnato anche in progetti strategici come il cantiere per la ricostruzione di due edifici in via Tavo per un importo di 6 milioni di euro. È in fase di ultimazione anche il recupero degli alloggi Erp nei Comuni di Scafa, Bolognano e San Valentino in Abruzzo Citeriore. E in via Cetteo Ciglia l’Ater è risultato vincitore del bando, con l’ammissione a finanziamento Cipe di circa 2.700.000 euro, per l’intervento di recupero di un edificio di proprietà.
Importante durante quest’anno anche il contributo di Ater nelle periferie a partire da Rancitelli dove sono stati programmati «interventi strategici», li definisce Di Meo, volti a dare nuova vita al quartiere. Esempio sono gli edifici in via Osento e la successiva realizzazione di nuovi fabbricati, più efficienti e sicuri. «Grande impegno è stato dedicato all’avvio di un importante programma di efficientamento e riqualificazione energetica del patrimonio Erp finanziato nell’ambito del Pnrr». Il programma prevede la riqualificazione energetica di 25 fabbricati, distribuiti in diversi Comuni della provincia per un totale di 605 immobili. Potenziata anche la gestione delle entrate: proseguendo la tendenza positiva degli anni precedenti, Ater ha registrato un aumento significativo degli incassi (4.117.375,54 euro, il dato più alto degli ultimi dieci anni), diminuita di circa 400mila euro rispetto alla fine del 2024.
«Abbiamo intrapreso un’azione decisa e incisiva nei confronti delle situazioni di morosità, anche con l’aggiornamento dell’Albo del legali esterni, sempre con l’attenzione richiesta da situazioni di disagio e fragilità, e soltanto nei casi più irreparabili siamo stati costretti ad agire con lo sfratto». L’altro campo di azione è stato quello della lotta alle occupazioni abusive, svolto in collaborazione con forze dell’ordine e polizie locale. «Il monitoraggio costante ha consentito di prevenire situazioni di illegalità, con conseguente notevole calo del contenzioso relativo alle impugnazioni degli atti di autotutela», dice Di Meo, «ad oggi si registrano zero occupazioni abusive e soltanto 7 occupazioni di alloggi da parte di soggetti privi dei requisiti di permanenza. Questa attività di controllo ha consentito all’Ente di rientrare in possesso di 91 alloggi, dei quali 17 per occupazione senza titolo, 3 per morosità, 20 per decadenza e 54 per riconsegna spontanea».
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