Il sindaco: fatto il possibile Il consiglio ricorda Neyda

CEPAGATTI. «Capisco la reazione dei familiari, la capisco ma è anche vero che tutto quello che poteva fare il servizio sociale lo ha fatto». C’è molta tenerezza nella voce del sindaco Sirena...
CEPAGATTI. «Capisco la reazione dei familiari, la capisco ma è anche vero che tutto quello che poteva fare il servizio sociale lo ha fatto». C’è molta tenerezza nella voce del sindaco Sirena Rapattoni, quando replica a Rita Di Zio, sorella dell’omicida-suicida che ha ucciso nel fuoco se stesso e la figlioletta Neyda.
«Comprendo lo strazio della famiglia, la disperazione di persone che stanno vivendo un dolore fatto di atrocità, capisco la sorella e anche la madre di quell’uomo, anche lei ha perso un figlio, morto tra le fiamme. Di fronte a una tale tragedia, a un dolore così grande e lancinante si cerca sempre una via di salvezza, cercando di trovare in qualche altro una responsabilità. La letteratura di riferimento è piena di casi del genere». E’ stata molto vicina alla famiglia della piccola Neyda, il sindaco Rapattoni. Ieri, al termine del consiglio comunale, dopo aver proclamato ufficialmente con una delibera di giunta il lutto cittadino, si è recata con altri amministratori del Comune all’obitorio per rendere omaggio al feretro della bambina e stringersi intorno al dolore dei nonni, degli zii materni e delle sorelle della piccola uccisa dal padre. In una Cepagatti piombata nel buio del lutto più atroce degli ultimi anni, anche il consiglio comunale di Cepagatti ieri mattina si è fermato per ricordare Neyda, con un minuto di silenzio carico di commozione all’inizio della seduta. Alla bambina strappata alla vita per mano del suo papà, la consigliera Mariella Mili Di Marzio, che porta dentro di sé il dolore devastante per la perdita del figlio Bruno, morto a 18 anni in un incidente stradale, ha voluto dedicare un pensiero durante i lavori dell’assemblea civica: «Cara piccola Neyda vola alto nel cielo. Abbracciata dall’infinito amore che ti ha accolta e che ti cullerà, allontanando ogni paura ed ogni esitazione, ormai lontana dalle bruttezze e dalle storture di questa vita terrena. Ti vogliamo bene». «Non è una poesia, sono semplici parole che mi sono sgorgate dal cuore», spiega la consigliera Mili, «un pensiero per la piccola vittima innocente di una tragedia che ha fatto male a tutti e che ci riguarda tutti, indistintamente». Non si festeggerà il primo maggio oggi a Cepagatti, in municipio ci saranno le bandiere a mezz’asta, alle 15 il paese si fermerà per l’addio alla bimba.
Gabriella Di Lorito
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