Il Tar riapre il Popolo della notte

22 Settembre 2010

Accolto il ricorso per la cornetteria in piazza San Francesco chiusa dal Comune

PESCARA. "Il Popolo della notte" in piazza San Francesco può riaprire i battenti e riprendere l'attività. Lo ha deciso ieri mattina il Tribunale amministrativo regionale accogliendo la richiesta di sospensiva presentata dall'avvocato Giuseppe Cantagallo. Al centro del ricorso c'è la decisione del Comune di chiudere per 21 giorni il locale nella piazza centrale.

«Palazzo di città ha disposto la chiusura della cornetteria in piazza San Francesco», spiega l'avvocato Giuseppe Cantagallo, «perché Il popolo della notte non avrebbe rispettato l'ordinanza del Comune che fissa alle 4 di notte l'orario di chiusura dei locali». E' questo, infatti, l'orario che i locali devono rispettare nel fine settimana, mentre negli altri giorni durante la settimana i locali devono abbassare le serrande alle tre di notte.

Tra i mesi di luglio e agosto sarebbero state riscontrate quattro violazioni (gli accertamenti sono stati effettuati dal personale della questura) e proprio su queste si basa l'ordinanza di chiusura, notificata il 7 settembre.

Non si tratta, però, dell'unica ordinanza emessa dal Comune di Pescara nei confronti di questa cornetteria. Già il 26 agosto scorso c'era stato un primo provvedimento di interruzione dell'attività per 21 giorni.

Per l'avvocato Cantagallo le due ordinanze sono «identiche ma con un numero di protocollo diverso e la seconda è basata sulle stesse quattro violazioni citate nella prima». Con questi due provvedimenti Il Popolo della notte in piazza San Francesco ha accumulato ben 42 giorni di chiusura.

I gestori del locale hanno deciso quindi di reagire e si sono rivolti al legale che ha seguito la vicenda del Caffé Venezia e del Venezia Salotto, i due locali chiusi sempre dal Comune nelle scorse settimane e subito riaperti su disposizione del Tar.

Le motivazioni addotte nel ricorso accolto ieri dal Tribunale amministrativo non sono molto dissimili da quelle riportate nei precedenti ricorsi.

«Dopo aver ricevuto i verbali di contestazione della polizia (ognuno da 204 euro)», spiega l'avvocato, «chi si occupa della cornetteria non ha avuto neppure il tempo previsto dalla legge per presentare una propria memoria e si è visto recapitare l'ordinanza di chiusura».

«Per di più», prosegue sempre il legale Cantagallo, «non si tratta di un'attività che effettua intrattenimento musicale per cui non ritengo che si possa applicare l'ordinanza che fissa l'orario di chiusura alle 4».

La questione non sembra chiusa qui perché ci sarebbe l'intenzione di «valutare i danni» che questa vicenda ha prodotto sul locale centrale, una delle cornetterie più note della città.
Intanto, il Popolo della notte riapre i battenti e riprende l'attività.

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