In 300 a ballare nel locale non autorizzato

7 Maggio 2023

Per il circolo trasformato in discoteca è scattato il sequestro, titolare nei guai. Il questore: chi non segue le regole, paga

MONTESILVANO. Nonostante non avesse l'autorizzazione, ospitava serate musicali e danzanti. Il clou è stato raggiunto la notte del primo maggio quando la polizia ha sorpreso nel locale, a poche centinaia di metri dal centro di Montesilvano, in zona ex Monti, oltre 300 persone che ballavano e si stavano divertendo con la musica di due dj. E per il circolo privato è scattata la chiusura.
Il locale è stato sottoposto a sequestro preventivo, mentre il titolare è stato denunciato per esercizio abusivo di pubblico spettacolo.
Dalle indagini è poi emerso che, sin dalla sua apertura, risalente al mese di settembre, il locale ospitava spettacoli danzanti con l’intervento di gruppi musicali e di cantanti, che venivano regolarmente pubblicizzati sui vari profili social. Spettacoli aperti a chiunque e, quindi, non solo ai soci, come dovrebbe essere per un circolo privato, e anche dietro pagamento di un biglietto. Insomma era diventato a tutti gli effetti una discoteca.
Su questo la polizia aveva già dei sospetti, che la scorsa settimana sono stati confermati. Durante un controllo, il personale della Divisione amministrativa della questura si è trovato davanti più di 300 persone che stavano partecipando a un evento con deejay e un noto cantante sudamericano.
Dalle successive verifiche si è scoperto subito che l’attività era svolta in maniera abusiva perché non aveva la licenza di pubblico spettacolo. A quel punto la festa è stata interrotta e i partecipanti sono stati rimandati a casa. Nel corso della stessa serata e nottata, sono stati svolti accertamenti anche in altre attività e discoteche fra Montesilvano e Pescara.
Con l’avvicinarsi della stagione estiva, il questore Luigi Liguori ha infatti annunciato una intensificazione dei controlli dentro e fuori i locali, «per evitare riflessi negativi sull’ordine e la sicurezza pubblica e contrastare ogni grave forma di illegalità, fornendo allo stesso tempo una efficace e pronta risposta a tutti i cittadini e agli esercenti rispettosi delle regole».
«Su questo, come ho detto altre volte», sottolinea Liguori, «l’attenzione è massima. Chi sbaglia e non segue le regole, paga». Nei giorni scorsi, dopo la chiusura di un locale a Pescara Vecchia, in cui venivano venduti alcolici ai minorenni, aveva chiesto la collaborazione di tutti, «delle forze dell’ordine che intervengono in maniera tempestiva, dei cittadini che fanno le segnalazioni e dei gestori dei locali. La sicurezza deve essere una condizione del vivere civile. Noi non siamo contro la movida, ma il divertimento deve essere consapevole, responsabile e legale».