In duemila alla messa del vescovo 

PalaGiovanni Paolo II stracolmo per la funzione celebrata da Valentinetti

PESCARA. Oltre duemila persone hanno partecipato alla tradizionale messa della settimana santa celebrata, come consuetudine, al Pala Giovanni Paolo II di Pescara. La scelta, fatta dall’arcivescovo della diocesi Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti, si è resa necessaria per consentire a tutti di prendere parte alla funzione religiosa, così come accade ogni anno. Sono state due ore intense quelle all’interno del palazzetto di San Donato, tra recite e canti. E poi le parole di Valentinetti che alla vigilia della Santa Pasqua non vuole perdere di vista le tematiche più sensibili che caratterizzano l’attuale momento storico: «Non dobbiamo lasciarci influenzare da chi semina paura e odio», afferma rivolgendosi alla folta platea. «Una paura che rischia di ripercuotersi in tutto quello che facciamo, in quello che viviamo. La paura del vicino di casa, la paura di chi viene da una regione diversa, da un paese diverso. Paura che ci fa vedere l’altro con sospetto, che ai nostri occhi lo rende invasore, terrorista, quello che può privarci dei nostri diritti. Non è così, non dev’essere così. Dobbiamo essere forti e vincere questa paura, altrimenti, inevitabile, arriverà il giorno del castigo di Dio». Poi, l’arcivescovo ha voluto rivolgere la sua attenzione alle persone che soffrono e che hanno più bisogno: «Non serviremo mai chi va al potere solo per fare i suoi interessi, non preoccupandosi delle richieste del popolo. Il nostro pensiero deve andare alle persone che stanno male e che non possono curarsi, a quelle che non hanno un lavoro e che non riescono ad arrivare alla fine del mese». Il pomeriggio è servito per celebrare la festa delle diocesi, sfruttando l'opportunità di essere riuniti tutti insieme, sacerdoti e fedeli.
L’orchestra ha accompagnato la funzione religiosa fino al momento della comunione, distribuita a tutti i presenti dagli oltre 150 sacerdoti che, dal parterre del palazzetto, da dove hanno assistito alla messa, sono saliti sulle tribune per distribuirla alla platea estremamente composta. Prima dei saluti, Valentinetti ha tenuto a ricordare come per la prima volta quest’anno si festeggia San Nunzio, una cui reliquia è rimasta esposta durante tutta la messa e alla fine è stata salutata da un lungo applauso da parte di fedeli e prelati.
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