In volo su Pescara, le acrobazie in cielo di 350 studenti

Manifestazione per riscoprire la cultura aeronautica Lezioni teoriche e brividi su bolidi a quattro posti

PESCARA. Se facessero tutti i giorni scuola così, ognuno di loro sarebbe il primo della classe. Entusiasti, ieri mattina, i ragazzi degli istituti superiori di Pescara hanno partecipato a una giornata formativa con la scuola volo a vela di Guidonia e con il nucleo aereo della guardia costiera di Pescara. Una mattinata in cui circa 350 studenti hanno avuto modo di familiarizzare con i velivoli che, tra qualche giorno, proveranno a pilotare insieme a piloti professionisti. La visita si colloca nell’ambito di un corso di cultura aeronautica organizzato dall’aeronautica militare che, come destinazione ha scelto, oltre a Trieste e Pavia, proprio Pescara. L’iniziativa interessa l’Aeronautica e le scuole da più di trent’anni. Ai corsi partecipano gli studenti dai 16 ai 20 anni di tutti gli istituti superiori delle città che di anno in anno vengono prescelte.

Sulla pista dell’aeroporto di Pescara ieri c’erano studenti di ogni indirizzo scolastico. Dall’istituto tecnico al liceo scientifico, dall’iis all’alberghiero. Questo proprio perché l’intento dei piloti non è reclutare giovani, ma diffondere quella che è la loro attività quotidiana. I militari li hanno divisi per gruppi, e hanno portato ogni gruppo a turno in pista, per far vedere loro i velivoli da 4 posti, colore mimetico, con i comandi e tutto il loro fascino. Gli studenti stanno frequentando un corso di due settimane. Sono stati fortunati, perché il numero di partecipanti al corso gratuito era di massimo 350 alunni, mentre di domande ne sono arrivate più del doppio. Per farvi fronte e decidere chi dovesse partecipare al corso che si sta svolgendo al di fuori dell’orario di lezione, ogni scuola ha scelto il criterio che ha ritenuto opportuno.

I giovani già la scorsa settimana hanno incontrato i piloti al liceo scientifico Leonardo Da Vinci. Tutti nell’aula magna, hanno seguito lezioni teoriche e giovedì scorso hanno sostenuto un test di valutazione a risposta multipla. E sembra che la cosa non interessi solo i ragazzi. Anche le ragazze hanno voluto partecipare. Al termine della prima settimana, cioè ieri, mattinata di confidenza con i velivoli da quattro posti Siai 208. A partire da lunedì, invece, il corso entrerà nel vivo e gli studenti si alterneranno in aeroporto per volare sulla città. Al termine verranno consegnati i diplomi di partecipazione e vengono premiati i ragazzi che hanno dimostrato una maggior predisposizione al volo. Ai primi due classificati viene regalata la possibilità di frequentare, durante il periodo estivo, un corso di pilotaggio su un aliante all’aeroporto di Guidonia.

Anche i docenti, ieri mattina erano emozionati e soddisfatti: hanno seguito i propri alunni e hanno effettuato loro stessi una prova di volo. Inoltre, per la cerimonia erano presenti tutte le autorità. Dal comandante dei carabinieri Marcello Galanzi a quello della guardia di finanza Mauro Odorisio. C’erano poi il questore Paolo Passamonti, e il direttore marittimo Luciano Pozzolano. Padrone di casa, il capitano del nucleo aereo Antonio Prencipe, presente anche il capitano della squadriglia Radar Guido Tatone.

La mattinata di ieri non è stata però solo dedicata agli studenti, ma anche alla prova di volo per giornalisti e autorità. I mezzi, gli stessi dedicati ai giovani. Quattro posti, pilota compreso. Poco prima delle 12 decollano i primi due equipaggi. Non si vedono più per una mezz’oretta, tempo di compiere il percorso che toccherà in volo le città di Chieti, Penne, Roseto, Montesilvano, Città Sant’Angelo e Pescara. Alle 12,30 si preparano altri due equipaggi, tra questi ci sono anche i giornalisti del Centro, con il comandante del centro di volo a vela Filippo Zuffada. Cinture allacciate, come sugli aerei grandi. Decollo dolce, da veri professionisti. Qualche vuoto d’aria si sente, l’aereo è piccolino e tira un bel vento. Massima sicurezza, comunque, e un sole complice di fotocamere e videofonini. In quota, ma non lontani da terra, il comandante azzarda qualche acrobazia. L’aereo si avvita su se stesso, inizia a girare come una giostra. Da dentro, non si capisce bene che giro stia facendo, ma bisogna essere forti di stomaco e temerari per rispondere sì quando il pilota chiede: «Facciamo due giri anche sul mare». Dall’alto si incrociano altri aerei come il nostro, anche loro guardano dalle nuvole le città dell’Abruzzo. Il volo termina alle 13 precise. Anche l’atterraggio è perfetto. Macchinette fotografiche a posto, magnifica esperienza. Sulla pista aspettano i ragazzi, anche loro vogliono andare, ma per farlo dovranno aspettare qualche altro giorno. Dopodiché, capiranno che la cultura aeronautica, oggetto del corso, è proprio una bella storia.

Paola M.S. Toro

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