Tre gli indagati per falso, in casa del precario trovato un appunto per l’esame

Inchiesta sulle assunzioni dell'Arta traccia della prova per il vincitore

PESCARA. La traccia di una prova del concorso dell'Arta scoperta in casa del vincitore della selezione. È quanto emerge dall'inchiesta della squadra mobile sul concorso da perito elettrotecnico. Una prova che, secondo il pm Gennaro Varone, è viziata da irregolarità. Tre gli indagati: il direttore amministrativo Antonio Fernandez, la dirigente Angela Del Vecchio e il precario vincitore della selezione, tutti e tre con l'accusa di falso ideologico. La procura dice che i tre non hanno seguito procedure regolari.

La svolta nell'indagine della squadra mobile, guidata dal dirigente Pierfrancesco Muriana, sta nell'analisi dei computer sequestrati nella sede regionale dell'Arta, in viale Marconi 178, e personali: un perito informatico è impegnato a stabilire se la traccia scoperta nella casa del vincitore della selezione - un documento che corrisponde alla prova del concorso - di è precedente all'esame oppure no. Se fosse precedente, il precario come ha fatto ad avere quel documento e chi glielo ha dato?

L'indagine si basa anche sulle deposizioni dei funzionari dell'Arta ascoltati negli uffici della questura in via Pesaro: gli ultimi sono stati sentiti nei giorni scorsi.

L'inchiesta è nata da una serie di esposti anonimi in cui sono state denunciate presunte irregolarità nelle assunzioni. Il 20 aprile scorso, i poliziotti si sono presentati al civico 178 di viale Marconi per richiedere documenti. Il 4 luglio scorso è stato il giorno delle perquisizioni, negli uffici amministrativi dell'Arta, e nelle case dei tre indagati. Ora, l'indagine è arrivata alla stretta finale: manca soltanto il verdetto dei computer.

Non è la prima volta che le assunzioni dell'Arta destano i sospetti degli investigatori: nel 2009, sempre dopo un esposto, otto concorsi banditi dalla Regione Abruzzo sono stati passati al setaccio.  Del resto, le assunzioni facili sono al centro di un lungo elenco di inchieste giudiziarie: secondo la procura, nel 2007, i concorsi per 16 posti a tempo determinato al Comune di Montesilvano sono stati truccati con le soluzioni consegnate dai politici agli amici la notte prima degli esami. In questo procedimento, sono indagati il sindaco Pasquale Cordoma e Lorenzo Sospiri, consigliere Pdl a Pescara e regionale. Di assunzioni per i protetti dei politici si parla anche nell'inchieste su Spoltore: per l'accusa, il sindaco dimissionario Franco Ranghelli ha gestito assunzioni alla casa di riposo di Caprara e al centro commerciale CityModa. Il tema delle assunzioni clientelari rimbalza anche nelle indagini sui rifiuti dell'Ecoemme di Montesilvano e negli appalti di Penne e Farindola.

© RIPRODUZIONE RISERVATA