PESCARA JAZZ

Jethro Tull e Snarky Puppy tra le stelle internazionali

Undici appuntamenti nel cartellone della rassegna in programma dal 9 al 31 luglio

PESCARA. Grandi nomi del jazz internazionale anche per la cinquantunesima edizione del Pescara Jazz. Il Festival è organizzato e promosso dall’Ente Manifestazioni Pescaresi e si terrà dal 9 al 31 luglio.

Sono 11 gli spettacoli in programma che vedranno alternarsi sul palco i nomi più prestigiosi e i protagonisti più importanti del panorama nazionale e internazionale del jazz.

Hanno presentato la rassegna alla stampa il direttore artistico Angelo Valori, il presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Sospiri, il sindaco Carlo Masci, l'assessore comunale alla Cultura Maria Rita Carota, l’assessore comunale al Turismo e ai Grandi Eventi Alfredo Cremonese e ìl presidente dell’Ente Manifestazioni Pescaresi Valter Meale. Erano presenti anche il vicepresidente e portavoce dell'Ente Manifestazioni Simone D’Angelo, i consiglieri del CdA dell’Ente, il presidente e vicepresidente della Commissione Cultura del Comune di Pescara Manuela Peschi  e Salvatore Di Pino.

La manifestazione si svolgerà come ogni anno in due location suggestive: i tre appuntamenti del 10, 11 e 12 luglio nell’Arena del Porto turistico Marina di Pescara, mentre gli altri concerti, come di consueto, al Teatro d’Annunzio, che quest’anno si presenterà al pubblico in una veste rinnovata.

Ad aprire il festival il 9 luglio ci sarà Damien Rice, uno dei songwriter più famosi della sua generazione. Divenuto famoso per il romantico quanto struggente album «O», suona chitarra, piano, basso, clarinetto e percussioni.

Probabilmente il principale appuntamento, molto atteso, è quello degli Snarky Puppy in programma il 27 luglio, che saranno a Pescara per la prima volta. Band americana tra le più acclamate degli ultimi decenni, con all’attivo ben cinque Grammy Awards e numerosi altri riconoscimenti, continuano a rifarsi alla propria indole “underground” in virtù di uno slancio creativo che valica qualsiasi genere musicale e incrocia diverse generazioni di ascoltatori. Rappresentano probabilmente il gruppo del nuovo jazz più importante e più ricercato a livello mondiale. Capitanati dal bassista Michael League, riescono a unire un altissimo livello tecnico alla grande popolarità.

Tra le presenze internazionali più prestigiose di questa edizione del festival ci sarà anche Marcus Miller, uno dei più importanti bassisti al mondo, compositore e musicista che può vantare una carriera straordinaria a livello internazionale. Viene annoverato tra gli artisti più influenti del nostro tempo, Marcus Miller sale alla ribalta come bassista della band di Miles Davis negli anni Ottanta e sarà presente al festival per l’appuntamento del 16 luglio, a testimoniare la forte connotazione internazionale di questa edizione grazie alla grande presenza di rappresentanti dei vertici mondiali del Jazz. 

C'è attesa anche per i concerti di due straordinarie artiste internazionali come Dianne Reeves, che salirà sul palco del Teatro d’Annunzio il 13 luglio, e Dee Dee Bridgewater, il giorno successivo. Dianne Reeves è una delle più illustri Jazz Ladies del nostro tempo. Artista assai versatile e di grande comunicativa, vincitrice di vari Grammy Awards, sul palco sarà accompagnata da John Beasley al pianoforte, Romero Lubambo alla chitarra, Reuben Rogers al basso e Terreon Gully alla batteria. L’appuntamento con la voce straordinaria di Dee Dee Bridgewater, tra le più famose interpreti al mondo, è frutto di una collaborazione con la Medit Orchestra di Angelo Valori ed è una produzione che nasce a Pescara, sotto forma di residenza artistica.

Da segnalare la data del 17 luglio, tappa di quello che sarà il tour di addio dei Manhattan Transfer, un pezzo di storia della musica jazz, una band con una carriera incomparabile che ha vinto ben 10 Grammy Awards.

Il 12 luglio arrivano gli Yellow Jackets, uno dei gruppi storici del jazz rock, della cosiddetta musica fusion a livello internazionale, un gruppo storico, in carriera da oltre trent'anni, con un successo mondiale. A Pescara si presenteranno con la formazione originaria degli anni Novanta con Bob Mintzer al sax, Russell Ferrante al piano, Dane Alderson al basso e Will Kennedy alla batteria.

Il 15 luglio è la volta di Louis Cole, è uno dei giovani più promettenti a livello internazionale, anche se è già conosciutissimo in tutto il mondo. Ha già 13 anni di attività alle spalle che lo hanno portato ad essere uno dei musicisti più importanti della sua generazione, soprattutto nel jazz funk, una musica molto giovanile, molto viva e venata di elettronica. 

È un viaggio avventuroso l'incontro di Rita Marcotulli e Israel Varela, un viaggio alla ricerca di tanti suoni che rimandano al jazz, al flamenco, alla musica araba e indiana, che sarà a Pescara il 15 luglio, nella stessa serata di Louis Cole. Parte essenziale del programma è costituito dai musicisti italiani.

Il 10 luglio sul palco ci saranno due grandi esponenti del jazz italiano: Roberto Gatto e Raffaele Casarano, un’unione tra un musicista più conosciuto e più esperto e un giovane tra i migliori della sua generazione.

È una produzione con l’Italian Contemporary Orchestra, diretta da Antonella De Angelis, a vedere come voce protagonista quella di Cinzia Tedesco, che l’11 luglio presenterà un programma dedicato all'opera in jazz. Titolo del concerto “Donne tra opera e jazz”, poiché vengono rielaborate le melodie più straordinarie del teatro musicale italiano attraverso due figure femminili: la cantante Cinzia Tedesco, interprete principale, e la direttrice d'orchestra, l’abruzzese Antonella De Angelis. L’appuntamento dell’11 luglio con Cinzia Tedesco sarà preceduto dall’esibizione del trio composto da Gabriele Mirabassi, Cristina Renzetti, Roberto Taufic con lo spettacolo “Attenzione col Tubarone! Il Brasile degli italiani”. Cristina Renzetti è una tra le più raffinate e attive interpreti di musica brasiliana nel nostro Paese, da As Madalenas al Trio Correnteza. La chiusura del cartellone del Pescara Jazz il 31 luglio, è affidata al gruppo storico del rock Jethro Tull, un ritorno atteso e gradito per il festival e per il pubblico pescarese. È concerto che, unitamente all’appuntamento di apertura di Damien Rice, va a completare un programma di spettacoli che esulano dal repertorio jazz, seppur contaminato, per puntare l'attenzione al mondo della canzone e a quello del pop e del rock.