L’ex cementificio cambia volto: diventerà il centro per il turismo

La Calbit, proprietaria dell’immobile, ha presentato un piano per riconvertire il vecchio opificio chiuso L’obiettivo è fornire servizi e assistenza a chi vuole visitare l’Abruzzo, sono previsti 395 posti di lavoro
PESCARA. L’ex cementificio, l’enorme opificio in abbandono che appare davanti agli occhi quando si arriva a Pescara dall’Asse attrezzato, è destinato a sparire nel giro di qualche anno. Al suo posto nascerà un grande centro per il turismo, con aree verdi, in grado di fornire ogni tipo di servizio e di assistenza per le visite in tutto l’Abruzzo. È il progetto che la Calbit, la società proprietaria dell’ex cementificio, ha presentato al Comune e ora è intenzionata ad avviare subito i lavori per riconvertire nel giro di due anni il vecchio opificio.
Opificio che dovrebbe creare 395 posti di lavoro. In realtà, la proposta era stata già presentata lo scorso anno, ma ora la società ha fatto dei passi in avanti: entro marzo consegnerà il progetto definitivo all’ente e intanto ha avviato la caratterizzazione del terreno per procedere poi alla bonifica prima di dare il via ai lavori.
parte la riconversione «Entra nella prima fase operativa il progetto di riconversione urbanistica dell’area dell’ex cementificio», ha rivelato l’assessore all’urbanistica Isabella Del Trecco, «lì nascerà la “Porta d’Abruzzo”, un grande hub turistico immaginato come una nave da crociera. L’impresa Calbit srl, di Roma, che ha acquistato l’azienda cementizia nel 2018, dopo aver eseguito le indagini preliminari sul terreno, ha avviato il piano di caratterizzazione legato alla dismissione della struttura esistente, prevedendo il riciclo e il recupero di quasi tutto il materiale, dal ferro alle parti metalliche, per un progetto che potrebbe essere definitivamente presentato entro il prossimo marzo, connettendosi in maniera straordinaria all’opera di recupero, risanamento e riqualificazione. Opera che l’amministrazione comunale sta portando avanti sulla parte ovest della città».
il progetto L’obiettivo della società è quello di realizzare un terminal turistico, ossia un centro di accoglienza, gestione, smistamento, intrattenimento e servizi per i turisti che sceglieranno di visitare l’Abruzzo. Il progetto, elaborato dalla Netlab, prevede due grandi strutture al posto degli uffici dell’ex cementificio, mentre verranno sicuramente conservate le due torri che rappresentano un esempio di archeologia industriale e in futuro saranno il perno dell’hub turistico.
Sono previsti cinque livelli della “Porta d’Abruzzo”. Il primo, ala est, ospiterà una hall principale con scale mobili, servizi, locali tecnici, gli uffici delle società per l’affitto di monopattini, bici, moto e auto. Dalla hall si accederà anche all’area di sosta dei mini bus, dei van, dei mezzi a noleggio con conducente e dei taxi. Di fronte all’ingresso, tutti i livelli della testata ovest, gli uffici della reception dell’area convegni, dell’auditorium e il check-in per un ostello. L’area libera su via Raiale sarà destinata a verde attrezzato. Al livello due, l’area della hall lato est, che sarà occupata dagli uffici della società di gestione del terminal e dalle altre attività della “Porta d’Abruzzo”. Sono previsti locali per la scuola di formazione continua degli operatori interni ed esterni. La hall ovest avrà uffici dedicati alle istituzioni territoriali, agli imprenditori locali e alle società che gestiscono eventi e convegni. Il livello tre, che ospiterà la hall principale, sarà il cuore dell’accoglienza, perché avrà il punto di accoglienza e una base di scambio culturale tra gli ospiti. Al centro è previsto anche uno spazio per la ristorazione tipica abruzzese. Sul lato ovest ci sarà un ostello con 30 camere. Il livello quattro sarà dedicato alle attività di svago e ai convegni: ci sarà infatti un auditorium, una palestra, una spa, una sala giochi, una discoteca. All’ultimo livello un grande impianto fotovoltaico. Il livello tre avrà infine una passerella per il collegamento con l’asta fluviale dove è prevista la costruzione di un anfiteatro di 2mila posti.