L'Imu costerà ai pescaresi da 200 a 400 euro

La prima rata della nuova imposta municipale sulla casa va pagata entro il 16 giugno
PESCARA. L'Imu, la nuova imposta sulla casa che sostituisce la vecchia Ici, per i proprietari di immobili in città, costerà in media da 200 a 400 euro all'anno, se l'aliquota sarà del 4 per mille, come è nelle previsioni attuali. La nuova imposta municipale unica è stata introdotta dal governo con il decreto legislativo del 5 dicembre dello scorso anno. L'istituzione dell'Imu è anticipata, in via sperimentale, già da quest'anno. L'applicazione a regime è fissata dal 2015.
Per calcolare quanto costerà la reintrodotta imposta sulla casa, il valore di riferimento è la rendita catastale. La maggior parte delle abitazioni di Pescara rientrano in una rendita media tra 600 e 900 euro, che va moltiplicata per 1,05, che è la rivalutazione della rendita, la somma va moltiplicata ancora per 160 ossia il coefficiente di rivalutazione. A questo totale va applicata l'aliquota del 4 x mille e si ottiene quanto si deve pagare. A questa somma va però tolta la detrazione di duecento euro e di cinquanta euro per ogni figlio che non abbia superato i ventisei anni di età.
Il proprietario di un appartamento con rendita catastale di 600 euro, pagherà 203,2 euro all'anno, che scendono a 153,2 euro con un figlio e a 103,2 con tre. Per un immobile con rendita di 900 euro, il costo sale a 404,8 euro per dodici mesi, che scende a 354,8 con un figlio e a 304,8 con tre. Nella peggiore delle ipotesi, nel caso in cui l'aliquota scelta dal Comune fosse del 6 per mille, per un immobile con rendita catastale di 600 euro si pagherebbero 404,8 euro, mentre 707,2 euro per una rendita di 900 euro.
Per la prima rata dell'Imu, che va pagata entro il 16 giugno, verrà applicata sicuramente l'aliquota del 4 per mille, anche se il Comune stabilirà un altro valore. Le altre due scadenze saranno a settembre e dicembre.
Discorso diverso per le seconde e terze abitazioni, per le quali l'aliquota è del 7,6 per mille e per le quali non sono previste detrazioni di alcun tipo.
Facendo il confronto con la vecchia Ici del 2007, l'aliquota base e quella comprendente un figlio costa di più adesso. È più conveniente l'Imu dell'imposta comunale sugli immobili invece, nel caso in cui si abbiano tre figli. Prevista infine un'agevolazione per i nuclei familiari composti da almeno due persone, che siano possessori di un'unica unità immobiliare, che abbiano un mutuo ancora in corso per l'acquisto della prima casa e che abbiano un reddito complessivo lordo non superiore a 30 mila euro.
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