La Cisl: mobilitazione generale anti-crisi

Secondo il sindacato nell’area vestina le difficoltà aumentano anche a causa del deficit di Penne

PENNE. La crisi produttiva e occupazionale e il continuo aumento di prezzi, tasse e tariffe stanno producendo altissimi livelli di disagio sociale specialmente nelle famiglie e tra gli anziani. E’ quanto emerge da un’analisi condotta sulla zona vestina dalla Cisl di Pescara che si dichiara pronta ad intervenire anche con una mobilitazione generale di cittadini e lavoratori se le istituzioni in tempi brevi non assumeranno precisi impegni circa la volontà di superare, attraverso azioni concrete, le gravi emergenze riscontrate.

Il responsabile di zona dell’area vestina della Cisl, Leonardo D'Addazio, già nei prossimi giorni chiederà un incontro urgente con il sindaco di Penne Rocco D’Alfonso e gli altri amministratori vestini – al quale saranno invitati anche il presidente della Provincia Guerino Testa e il direttore generale della Asl di Pescara Claudio D’Amario – per valutare soluzioni utili a uscire fuori dall’impasse che sta paralizzando il tessuto socio-economico di questa parte dell’entroterra pescarese. Sul tavolo del confronto la Cisl porterà in particolare la situazione di instabilità finanziaria del Comune di Penne, su cui aleggia lo spettro del dissesto, che rischia di inasprire ulteriormente la pressione fiscale che già grava sui cittadini, vanificando quindi l’accordo sottoscritto tra le organizzazioni sindacali e l’amministrazione il 26 luglio scorso che prevedeva, tra le altre cose, la creazione di una fascia esente per i redditi fino a 15.050 euro e di destinare il 50% delle risorse derivanti dalla lotta all’evasione, al sociale. In merito al settore produttivo e dei servizi il sindacato mette in evidenza diverse criticità che riguardano soprattutto il capoluogo vestino, tra cui il mancato decollo del progetto Blow-car (auto gonfiabile) che potrebbe avere un impatto positivo sulla occupazione, portando circa 50 posti di lavoro, ma che al momento è ben lontano dalla realizzazione; la mancanza di una efficiente rete infrastrutturale (stradale e tecnologica) che continua a rappresentare un forte ostacolo sia per i cittadini dell’area che per le aziende, e la scarsa attrattività turistica causata da una gestione inadeguata del patrimonio storico e artistico. Settore deficitario sul quale bisogna intervenire tempestivamente è per la segreteria provinciale della Cisl quello sanitario, dove brillano in negativo la struttura del Carmine, monumento all’ inerzia e allo sperpero di denaro pubblico e il presidio ospedaliero dove i servizi vengono sospesi o cancellati per carenza di personale e i cittadini si vedono sempre più costretti a lunghissime liste d’attesa. Una possibile strada per uscire dalla crisi rilanciando il turismo per la Cisl potrebbero essere i fondi Pit, messi a disposizione dalla Provincia con due bandi appena pubblicati.

Claudia Ficcaglia

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