La crisi abbassa i redditi nell’area di Penne e Popoli

1 Maggio 2014

I residenti dei piccoli comuni guadagnano tra 5 e 8 mila euro in meno della media A Farindola gli importi più bassi, a Salle la forbice più alta tra ricchi e poveri

PENNE. Il reddito medio pro capite registrato nei Comuni dell’area vestina e della Val Pescara è lo specchio della difficile situazione dell’Italia, in particolare delle regioni del Mezzogiorno. I Comuni della Val Pescara e del territorio vestino, stando ai dati forni dal ministero dell’Economia relativamente all’anno 2012, hanno un reddito medio pro capite inferiore alla media nazionale, che si attesta intorno ai 20 mila euro lordi l’anno. Una vera e propria mappa del reddito degli italiani è stata elaborata dal 40enne Franco Morelli di Ravenna. Sfruttando i dati del ministero dell’Economia, Morelli ha prodotto un’elaborazione grafica che oltre ai dati dei redditi Irpef 2012 – cioè al reddito dichiarato, sia da lavoro autonomo che dipendente – ha preso in considerazione anche il coefficiente Gini, che consente di capire la distribuzione della ricchezza per ogni singolo Comune. Se l’indice è uguale a zero la ricchezza è distribuita in egual misura, più l’indice si avvicina a uno più essa è concentrata nelle mani di pochi.

Andando ad analizzare i Comuni del Pescarese c’è poco da sorridere. Penne, nel 2012, ha fatto registrare un reddito medio pro capite di 15.543 euro, con un indice Gini di 0,29. «I dati dimostrano che, nonostante la crisi, l’economia del nostro comune mantiene buoni livelli occupazionali e una discreta solidità del tessuto produttivo», ha detto il sindaco Rocco D’Alfonso. La situazione, comunque, è addirittura peggiore in altre realtà dell’area vestina: Collecorvino ha avuto un reddito medio pro capite di 13.429 euro, Elice di 12.513 e Loreto Aprutino di 13.345 euro. Molto peggio il reddito medio registrato nelle zone montane, con Farindola (11.555 euro) fanalino di coda. Migliore è la situazione nei comuni meglio collegati con la costa e con le maggiori realtà economiche d’Abruzzo. Città Sant’Angelo, pur rimanendo sotto la media, ha infatti registrato nel 2012 un reddito medio di quasi 17 mila euro.

Per la Val Pescara, invece, le situazioni migliori sono Popoli (17.726), Rosciano (16.058) e soprattutto Spoltore (18.038). Salle, invece, che conta circa 324 abitanti e un reddito medio pro capite di 12.046, ha fatto registrare un indice Gini dello 0,58, ben al di sopra delle medie nazionali. La disuguaglianza di reddito a livello nazionale si attesta allo 0,34, vale a dire che tra due cittadini italiani c’è in media una distanza di reddito disponibile pari al 34 per cento del reddito medio nazionale. In Abruzzo, a conferma delle difficoltà del momento, solo pochi Comuni hanno un reddito medio pro capite di oltre 20 mila euro: Pescara (21.389), Chieti (20076), L’Aquila (22.178) e Scoppito (21.596).

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