La giunta Mascia perde due assessori
Pescara futura fa dimettere Cardelli e Cazzaniga. La Seller si rifiuta
PESCARA. La giunta comunale guidata da Luigi Albore Mascia perde altri due pezzi: ieri mattina infatti si sono dimessi gli assessori in quota Pescara Futura. Si tratta di Barbara Cazzaniga che aveva la delega al Turismo e Stefano Cardelli che aveva quella al Commercio.
A prendere questa decisione è stato Carlo Masci, leader del movimento civico, che ha motivato la scelta dicendo che gli appartenenti a Pescara Futura «fanno della politica non una professione, ma una parentesi della propria vita, è un segnale e un messaggio per tutti. A dispetto di quanto detto e scritto nelle scorse settimane, queste dimissioni, definitive e irrevocabili, dimostrano che noi non siamo attaccati alle poltrone».
Evidentemente non la deve pensare così Elena Seller, assessore alla Cultura nominata dalla lista civica, che ha rifiutato la decisione dei vertici del movimento, non comprendendone le ragioni. Per questo non ha presentato le dimissioni. La Seller perderà comunque il posto in giunta, come annunciato da Lorenzo Sospiri, capogruppo del Pdl, oltre a essere stata già estromessa dal movimento guidato da Masci.
Dall'azzeramento di tutte le posizioni che riguardano gli esponenti del movimento nella giunta comunale, resta fuori il vice sindaco Berardino Fiorilli, esponente storico di Pescara Futura, che ha però rimesso tutte le deleghe, perché, come spiegato da Masci «vogliamo dare il segnale che siamo al fianco di questa amministrazione e continueremo a esserci».
Dunque, giunti a metà consiliatura, sono ben sei gli assessori che sono stati avvicendati, più della metà escludendo sindaco e vicesindaco: il primo a dimettersi fu Gianni Teodoro, che restituì la delega ai Lavori Pubblici nel dicembre del 2009, al suo posto subentrò un tecnico, Alfredo D'Ercole, avvicendato anch'egli un anno dopo, a gennaio dello scorso anno in favore di Vincenzo Serraiocco dell'Udc, al quale vennero assegnate altre deleghe. I Lavori Pubblici finirono a Isabella Del Trecco. Insieme a lui venne anche nominata proprio la Cazzaniga, che, tra le polemiche, prese il posto di Carla Panzino, che abbandonò la giunta sbattendo la porta, consapevole di aver svolto un grande lavoro e non capendo le ragioni della politica, essendo lei una esterna.
Cardelli, titolare di diverse deleghe, oltre al Commercio, era stato nominato all'inizio della legislatura, grazie al consenso elettorale ottenuto, e pur avendo svolto un buon lavoro in questi anni, è stato al centro di una forte polemica proprio il mese scorso, quando il Fli chiese a gran voce le sue dimissioni per il fatto che la moglie si fosse occupata dell'allestimento floreale della festa da 11.500 euro, organizzata lo scorso anno nella sala consiliare del Comune, per la nomina di Pescara a Città europea dello Sport. Qualche giorno prima, il nome di Cardelli era circolato tra quelli che avrebbero potuto lasciare il posto a Gianni Santilli, nel rimpasto di giunta richiesto proprio da Carlo Masci. Quel rimpasto alla fine non c'è mai stato e dopo un mese si è arrivati a questa decisione dell'azzeramento delle deleghe da parte di Pescara Futura. Si tratta solo di una semplice coincidenza? Forse no.
L'assessorato della Cazzaniga invece è durato solo dieci mesi, essendo stata nominato nel febbraio dello scorso anno. Dopo un inizio davvero difficile, con dure critiche mosse dai consiglieri del suo stesso partito Giuseppe Bruno e Vincenzo Di Pino per l'organizzazione deficitaria del passato carnevale, ha recuperato posizioni con il Natale e il Capodanno. Il sindaco Mascia, dopo aver ringraziato Cardelli e la Cazzaniga, ha annunciato che lunedì avverrà la nomina dei nuovi assessori, che imporrà anche un rimpasto delle deleghe. Per il Commercio potrebbe esserci uno scambio secco con Santilli al posto di Cardelli, Daniela Arcieri Mastromattei (Pdl) dovrebbe subentrare alla Seller, ma non con la stessa delega. La sostituta della Cazzaniga (la cui delega al Turismo potrebbe tornare in mano a Fiorilli, che ne cederebbe altre), sarà indicata tra le aderenti a Pescara Futura o a qualche donna della società civile vicina al movimento di Masci. Scorrendo la lista delle candidate alle ultime elezioni, Maria Paola De Luca e Angela Giovannelli sono due papabili.
A prendere questa decisione è stato Carlo Masci, leader del movimento civico, che ha motivato la scelta dicendo che gli appartenenti a Pescara Futura «fanno della politica non una professione, ma una parentesi della propria vita, è un segnale e un messaggio per tutti. A dispetto di quanto detto e scritto nelle scorse settimane, queste dimissioni, definitive e irrevocabili, dimostrano che noi non siamo attaccati alle poltrone».
Evidentemente non la deve pensare così Elena Seller, assessore alla Cultura nominata dalla lista civica, che ha rifiutato la decisione dei vertici del movimento, non comprendendone le ragioni. Per questo non ha presentato le dimissioni. La Seller perderà comunque il posto in giunta, come annunciato da Lorenzo Sospiri, capogruppo del Pdl, oltre a essere stata già estromessa dal movimento guidato da Masci.
Dall'azzeramento di tutte le posizioni che riguardano gli esponenti del movimento nella giunta comunale, resta fuori il vice sindaco Berardino Fiorilli, esponente storico di Pescara Futura, che ha però rimesso tutte le deleghe, perché, come spiegato da Masci «vogliamo dare il segnale che siamo al fianco di questa amministrazione e continueremo a esserci».
Dunque, giunti a metà consiliatura, sono ben sei gli assessori che sono stati avvicendati, più della metà escludendo sindaco e vicesindaco: il primo a dimettersi fu Gianni Teodoro, che restituì la delega ai Lavori Pubblici nel dicembre del 2009, al suo posto subentrò un tecnico, Alfredo D'Ercole, avvicendato anch'egli un anno dopo, a gennaio dello scorso anno in favore di Vincenzo Serraiocco dell'Udc, al quale vennero assegnate altre deleghe. I Lavori Pubblici finirono a Isabella Del Trecco. Insieme a lui venne anche nominata proprio la Cazzaniga, che, tra le polemiche, prese il posto di Carla Panzino, che abbandonò la giunta sbattendo la porta, consapevole di aver svolto un grande lavoro e non capendo le ragioni della politica, essendo lei una esterna.
Cardelli, titolare di diverse deleghe, oltre al Commercio, era stato nominato all'inizio della legislatura, grazie al consenso elettorale ottenuto, e pur avendo svolto un buon lavoro in questi anni, è stato al centro di una forte polemica proprio il mese scorso, quando il Fli chiese a gran voce le sue dimissioni per il fatto che la moglie si fosse occupata dell'allestimento floreale della festa da 11.500 euro, organizzata lo scorso anno nella sala consiliare del Comune, per la nomina di Pescara a Città europea dello Sport. Qualche giorno prima, il nome di Cardelli era circolato tra quelli che avrebbero potuto lasciare il posto a Gianni Santilli, nel rimpasto di giunta richiesto proprio da Carlo Masci. Quel rimpasto alla fine non c'è mai stato e dopo un mese si è arrivati a questa decisione dell'azzeramento delle deleghe da parte di Pescara Futura. Si tratta solo di una semplice coincidenza? Forse no.
L'assessorato della Cazzaniga invece è durato solo dieci mesi, essendo stata nominato nel febbraio dello scorso anno. Dopo un inizio davvero difficile, con dure critiche mosse dai consiglieri del suo stesso partito Giuseppe Bruno e Vincenzo Di Pino per l'organizzazione deficitaria del passato carnevale, ha recuperato posizioni con il Natale e il Capodanno. Il sindaco Mascia, dopo aver ringraziato Cardelli e la Cazzaniga, ha annunciato che lunedì avverrà la nomina dei nuovi assessori, che imporrà anche un rimpasto delle deleghe. Per il Commercio potrebbe esserci uno scambio secco con Santilli al posto di Cardelli, Daniela Arcieri Mastromattei (Pdl) dovrebbe subentrare alla Seller, ma non con la stessa delega. La sostituta della Cazzaniga (la cui delega al Turismo potrebbe tornare in mano a Fiorilli, che ne cederebbe altre), sarà indicata tra le aderenti a Pescara Futura o a qualche donna della società civile vicina al movimento di Masci. Scorrendo la lista delle candidate alle ultime elezioni, Maria Paola De Luca e Angela Giovannelli sono due papabili.
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