La protesta dei disabili: «Solo 25 posti allo stadio»

Manifestazione davanti al Comune per l’impianto definito fuori legge. L’assessore Ricotta: «Progetto pronto, l’area riservata sarà ampliata»

PESCARA. Catene, sciarpe e bandiere e magliette per reclamare il loro diritto a entrare allo stadio Adriatico - Cornacchia per vedere le partite del Pescara, tornato in serie A dopo venti anni. Questi gli oggetti che hanno animato la protesta dei tifosi disabili davanti all’ingresso del Comune per far sentire la loro voce di dissenso verso una decisione che consentirebbe l’ingresso alla struttura sportiva a sole venticinque persone.

«Qualcuno ha deciso», spiegano i componenti del comitato di protesta Matteo D'Andrea, Federico Della Torre, Niclo Durante, Igor Falini, Claudio Ferrante, Ramon Tucci e Livio Vox, «che “per gravi problemi legati alla sicurezza”, a oggi solo venticinque ragazzi in carrozzina potranno entrare, mentre tutti gli altri, parliamo di quasi un centinaio, dovranno starsene a casa ad ascoltare la partita per radio e potranno solo sognarla. Siamo costretti a rammentare che i disabili tifosi in carrozzina, pur volendo pagare il biglietto, non possono entrare in nessun altro posto dello stadio.Questo vero e proprio scandalo si era già manifestato in serie B nelle ultime gare di campionato, senza peraltro una spiegazione plausibile visto che tutto l’anno non ci sono stati problemi. Ora però la situazione è diventata insostenibile, anche considerando il numero maggiore di tifosi che grazie alla Serie A si avvicineranno al Pescara».

Il comitato si sofferma anche sui problemi di sicurezza dello stadio: «Ricordiamo che nello Stadio non c’è nessuna via di fuga ma la cosa diventa ancor più grave in quanto, prima della ristrutturazione, esisteva una rampa che permetteva l’accesso alla pista di atletica ma è stata eliminata a favore delle scale: ottima mossa, geniale veramente! Ci chiediamo a questo punto, in caso di grave pericolo, chi si occuperà di trasportare 1, 25, o 50 disabili a braccia? E in quanto tempo ci riuscirà? Si salveranno tutti o qualcuno sarà condannato a morte certa per via dell’incapacità dei responsabili alla sicurezza? Denunciamo a voce alta questa ridicola faccenda e vogliamo assolutamente una risposta a strettissimo giro, non è più accettabile questa situazione, non si gioca con la vita delle persone, mai!».

Inoltre per il comitato l’Adriatico - Cornacchia non rispetterebbe le norme: «Questo stadio è fuori legge! Ricordiamo che il numero dei posti riservati alle persone con ridotta capacità motoria dovevano essere per legge ben 100 su 20 mila spettatori perciò possiamo affermare che non sono state rispettate le norme che prevedono la proporzione tra spettatori e persone con disabilità».

L’assessore comunale allo Sport Nicola Ricotta spiega quale sia la situazione: «Il progetto è pronto, i soldi necessari ci sono, mancava solo il bilancio per far partire la gara d’appalto, bilancio approvato una settimana fa dopo 40 giorni di discussione in aula. Il progetto, concordato con le stesse associazioni dei diversamente abili che hanno già avuto modo di vederlo e approvarlo, prevede l’ampliamento dell’area riservata a coloro che devono muoversi in carrozzina: oggi quell’area, situata sotto la Tribuna Maiella, può ospitare 25 disabili con 25 accompagnatori; dopo i lavori avrà capienza per altri 20 disabili con 20 accompagnatori, con la messa a norma dell’intera area. Inoltre abbiamo previsto anche la realizzazione di un elevatore-montacarichi riservato che avrà l’accesso dal lato dell'ingresso Maratona e condurrà direttamente al livello della piattaforma che ospita i disabili, consentendo l'ingresso a bordo di 4-5 carrozzine per volta, ovvero riducendo i tempi di attesa. Complessivamente abbiamo previsto la spesa di 100mila euro, somma che si aggiungerà agli investimenti già operati negli ultimi due anni, quando le associazioni ci chiesero prima di togliere la barriera in ferro».

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