La Provincia pronta ad aumentare la tariffa dell'acqua

Maurizio Acerbo e Corrado Di Sante di Rifondazione comunista scoprono un documento e denunciano: "Testa ha convocato i sindaci alla chetichella per cambiare la tariffa e ignora il referendum, una vergogna"

PESCARA. La Provincia di Pescara è pronta ad aumentare la tariffa dell'acqua. A denunciarlo sono il consigliere regionale di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo e il segretario provinciale Corrado Di Sante: "ll presidente della Provincia Guerino Testa", affermano, "dopo aver tartassato i pescaresi ha convocato l´assemblea dei sindaci (Assi) e si appresta ad approvare 'la revisione tariffaria, programma degli investimenti e tariffa reale media del nuovo piano d´ambito, dell´Ato pescarese, relativo al periodo 2009/2027' che porterà per il 2011 l´acqua a 1,30 al metro cubo come tariffa reale media. Viene ripresentato", dicono Acerbo e Di Sante, "il piano tariffario che la mobilitazione di Rifondazione Comunisti e movimenti era riuscito a bloccare. Inoltre nel dispositivo di delibera si stabilisce di ignorare deliberatamente l´esito referendario, che ha portato all´abrogazione dell´adeguatezza della remunerazione del capitale investito". Oggi dalle 17,30 sit-in di protesta sotto la Provincia: bandiere in difesa dell'acqua pubblica e slogan contro la Provincia.

GUARDA LE FOTO

Secondo Rifondazione comunista, "è una vergogna che i sindaci ignorino la volontà popolare e contribuiscano a questa macelleria sociale. Il rispetto del referendum impone di ridurre le tariffe del 7%, queste facce di bronzo le vogliono aumentare. Di questa convocazione alla chetichella", prosegue la nota, "ce ne siamo accorti perché la legge impone comunque che sia resa nota sul sito Internet dell'ente e lì l'abbiamo casualmente scovata un po' nascosta. Invitiamo cittadini e associazioni alla mobilitazione e i sindaci a non votare questo pacco natalizio".

© RIPRODUZIONE RISERVATA