La Regione ascolta le voci di tutti i sindaci 

Montesilvano, nasce il primo grande laboratorio di democrazia partecipativa: i Comuni protagonisti nella programmazione

MONTESILVANO. È gremita la platea del Grand Hotel che saluta la nascita della “città regione”. Una rivoluzione culturale va in scena a Montesilvano perché nell’Abruzzo che ha inventato la raccomandazione, e dove tutto da sempre cala dall'alto, spunta il primo laboratorio di democrazia partecipativa in cui i sindaci sono veri protagonisti nella programmazione dei fondi europei 2021-2027.
GREMITA. In trecento ieri hanno riempito la platea. L’idea del presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, appoggiata dal governatore, Marco Marsilio, si riassume nello slogan “avvicinare i Comuni all’Europa”. Un’idea accolta trasversalmente. C'erano sindaci venuti da ogni parte d’Abruzzo. Primi cittadini dell'interno, anche il più periferico e di confine, della costa e dei capoluoghi. C’erano quasi tutti i 305 sindaci d’Abruzzo che la Regione ha chiamato a raccolta per ascoltare le loro esigenze da inserire poi in una lista ufficiale di richieste che sarà inviata all’Europa.
LA PIATTAFORMA. La fase di raccolta ha bisogno del supporto di personale qualificato, dirigenti regionali e direttori di dipartimento, e di una piattaforma on-line dove trovare informazioni e rispondere a questionari. C’è già tutto. Così, dopo i saluti del sindaco ospitante, Ottavio De Martinis, di Rocco Micucci (Anci), Simone Angelosante (Commissione politiche europee) e Giuseppe Di Pangrazio (Aiccre), prende la parola Emanuela Grimaldi, direttore del Dipartimento presidenza e programmazione della Regione, che svela subito l'obiettivo finale: un “documento unico strategico di programmazione” per ipotecare la dotazione finanziaria. Fondi diretti e destinati ai Comuni. Fondi che, nella passata programmazione, hanno rappresentato il 48% della torta, ma questa volta saranno di più. «Programmare significa evitare tagli», sottolinea Grimaldi. Ma le risorse vanno pianificate sulla base delle esigenze del territorio. I sindaci dunque riempiranno un questionario on-line reperibile sul sito della Regione. Solo così l’ente riuscirà a ripartire gli aiuti europei distinguendoli sulla base di sei macrotemi (vedi l'articolo in basso). Grimaldi parla anche di un ufficio di prossimità, che avrà il compito di istruire i sindaci su come partecipare ai bandi, e mostra un calendario con incontri già fissati nelle città dove hanno sede i tribunali, L’Aquila, Pescara, Chieti, Teramo, Vasto, Lanciano, Sulmona e Avezzano. Ci saranno anche specialisti che gireranno per i Comuni in modo che – conclude l’anima tecnica – «toglieremo ogni scusa a chi non sa fare».
I 500 CERVELLI. L'intervento del presidente Sospiri coglie poi la sostanza dell’evento.
Dopo avere ringraziato i sindaci, in particolare Umberto Di Primio e Pierluigi Biondi (Carlo Masci e Gianguido D'Alberto erano assenti giustificati) Sospiri definisce l’incontro «un momento in cui 500 cervelli si siederanno insieme per costruire la programmazione degli investimenti, per far rialzare la testa, rilanciare e far rinascere l’Abruzzo».
ABRUZZO PRIMO. Poi, guardando la platea di ogni colore politico, commenta: «La nostra piccola Patria (l’Abruzzo, ndr) viene prima delle appartenenze». E tra i fondi disponibili fa un esempio significativo, quello dei 260 miliardi per il clima che proprio ieri sono stati annunciati dall'Europa. E conclude: «L'Abruzzo deve arrivare primo», stimolando i sindaci all’alleanza strategica con la Regione.
LAVORO E SANITÀ. La parola passa a Marsilio che spiega l'importanza dei tavoli tematici che, poco dopo, si sarebbero tenuti. Tavoli a cui hanno partecipato sindaci, assessori regionali, dirigenti e direttore di dipartimenti, con lo scopo di raccogliere e dare suggerimenti. Il governatore precisa che l'entità dei fondi per l'Abruzzo non è ancora definita «ma sappiamo già dove l'Europa vuole spenderli». Ed elenca una serie di macro aree di finanziamenti come il sociale e gli investimenti per migliorare l'accesso al lavoro attraverso la formazione; il territorio e gli interventi contro il rischio idrogeologico; i servizi per i cittadini, trasporti e sanità. E non ultima la cultura.
VOCI DAL BASSO. L'entusiasmo registrato intorno all’iniziativa che apre le porte della Regione spinge Marsilio all’ottimismo: «Con i Comuni sapremo orientarci», dice prima di passare la palla a sindaci e assessori. Esordisce Biondi che cita la “Carta dell'Aquila”, la difficile rinascita di chi ha un doppio handicap: terremoto e aree interne. Dopo di lui tocca a Di Primio che, definendosi «un sindaco in rampa d'uscita», dichiara che se Chieti non avesse avuto la possibilità di investire 80 milioni di fondi europei sarebbe una città morta. A seguire parlano, tra gli altri, Eugenio Seccia, assessore al bilancio del Comune di Pescara, Matteo Perazzetti, sindaco di Città Sant'Angelo, Lorenza Di Vincenzo, assessore alle politiche europee a Penne, e Carla Zinni, assessore a Casalbordino. Dopo questo incontro, il secondo, che segue quello di Roseto, altri eventi sono in programma con le università, la ricerca e il terzo settore, fino a una grande manifestazione di aprile in cui verranno presentati più documenti che infine, a maggio, diventeranno il primo unico atto strategico europeo della città regione.