foto d'archivio

PESCARA

Ladri spaccano con il tombino la vetrata, fuggono quando si accorgono che non è di un negozio

E' successo in un'abitazione in via Del Circuito. E torna l’incubo furti in via Regina Margherita e in via Regina Elena

PESCARA. Torna l’incubo spaccate. Almeno tre quelle messe a segno negli ultimi giorni. Presi di mira, un kebab in via Regina Margherita, un’attività di via Regina Elena e un’abitazione al piano terra di via Del Circuito, attigua a un negozio di bomboniere e articoli da regalo. Tutti e tre i colpi sono avvenuti con le stesse modalità, ossia un tombino preso dalla strada e lanciato contro le vetrate.
Ingenti i danni, a fronte dei pochi, o inesistenti spiccioli in cassa. E i ladri non hanno potuto prendere nulla nell’abitazione di via Del Circuito, ma tanto è stato lo spavento dei proprietari che in quel momento erano in casa. La spaccata è avvenuta alle 7,10 di venerdì. Avendo l’appartamento una porta vetrata proprio accanto a un negozio di bomboniere, i ladri hanno pensato che facesse parte dell’attività commerciale e quindi, vista l’ora, che all'interno non ci fosse nessuno. Quindi hanno afferrato un tombino e l’hanno lanciato con tutta la forza contro la vetrata che, essendo antisfondamento, non si rompeva. Il tutto per diversi minuti, sino a quando non sono riusciti a distruggere il vetro e ad entrare. A quel punto, però, si sono resi conto che non era un negozio, e sentendo dei rumori sono scappati a mani vuote.
L’abitazione e l’attività si trovano in un tratto di via Del Circuito, vicino al ponte Capacchietti, sempre molto trafficato. A dare l’allarme sono stati gli stessi padroni di casa, titolari del negozio.
«Sono stati dei brutti momenti», racconta la proprietaria, «noi eravamo al piano di sopra, nella zona notte. Sotto, dove si trova la vetrata, c’è la zona giorno. A un certo punto, abbiamo cominciato a sentire dei rumori. All’inizio non ci siamo preoccupati. Vicino alla casa e al nostro negozio c’è una tabaccheria con un distributore automatico di sigarette e spesso viene preso a calci. Poi, però, questi rumori sono diventati sempre più forti sino a quando non abbiamo sentito dei vetri cadere. Siamo scesi giù e abbiamo trovato il disastro. C’era la luce accesa, vetri ovunque e impronte di scarpe sul divano. Adesso la nostra paura è che possano tornare».
Così come per le altre spaccate, attraverso le immagini delle telecamere, si stanno cercando elementi utili a identificare il o i responsabili, con ogni probabilità sempre gli stessi. Dei sospettati ci sono già. In zona, un'altra spaccata, con le stesse modalità c'era stata il 19 ottobre ai danni della pasticceria Gino.

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