Lavorò come cameriere nei più famosi locali del centro: addio a Nino Massacesi

Ha fatto la storia di Pescara lavorando nei ristoranti più noti ed era uno dei figli di Raffaele Massacesi, proprietario dello stabilimento balneare "È nata una stella"
PESCARA. Ha fatto la storia di Pescara lavorando come cameriere, tra gli anni ’70 e gli anni ’80, nei locali di ristorazione più famosi del centro: Birreria del Corso, pizzeria Santilli, gelateria Lido, bar Tempera, birreria Lo Stivalino e bar La Glacia del teatro Pomponi. Questa notte è morto Domenico Massacesi, detto "Nino", conosciuto e stimato da tutti in città. Malato da tempo, si è spento a 92 anni. Lascia la moglie Dora e i figli Daniela, Antonella, Mauro, Paola e Barbara.
Uomo “dalla personalità brillante, ironica, gioviale e allegra, sempre dedito alla famiglia e tanto amato dai figli, è stato un padre affettuoso e un grande lavoratore che ha condito la sua vita con l'amore per l'arte, la musica e la bellezza”: così lo ricordano i suoi cari. Era uno dei figli di Raffaele Massacesi, titolare dell'ex stabilimento balneare "È nata una stella". E proprio dove una volta sorgeva quel lido, è visibile ancora oggi – nel tratto di spiaggia libera che si trova a poca distanza da viale Muzii – il grande oleandro da lui piantato.
“Nel 1971”, spiega al Centro la nipote Lisa Monaco, “mio nonno prelevò un rametto dal giardino di casa e lo portò al mare. Oggi è ancora lì come simbolo della bellezza e dell’arte che lui tanto amava”. E così questa pianta continua a ristorare i passanti con la sua maestosa ombra, mentre i suoi fiori rosa sbocciano ogni anno per ricordare a ogni sguardo che la grazia può mettere radici ovunque. “A papà Domenico va il nostro più grande ringraziamento per averci reso la vita più gioiosa, con la sua grande ironia nell'affrontarla”, ci dicono i figli. Funerali sabato 14 giugno alle ore 15,30 nella Sala del Commiato della casa funeraria “Dimora del silenzio”.
Il nipote Francesco Monaco ha invece voluto dedicare a “nonno Nino” questa poesia: “Fra stornelli e risate, nel cuore di un tempo, c'è un nonno che vive, con sorriso e incanto. Cantavi e narravi, con voce sincera, poesie che danzavano, come una melodia leggera. Alberto Sordi e Totò: con loro ridevi. Modugno e Claudio Villa: con loro ti emozionavi. Giocatore instancabile, ai calcoli intento, sul tavolo la gioia, in ogni sguardo il talento, "pari, pari, dispari in mano", nel gioco di scopa regnavi sovrano. Cioccolette e cannolicchi, tuo pescato quotidiano e un sughetto coi fiocchi, il tuo pranzo italiano. Nel lotto sei stato, un maestro e un artista, tra numeri e speranze, con la cinquina in vista. Forza Pescara! Sempre un grande amore, la tua passione, in ogni gol e ogni dolore. Nella taverna tra le poesie, trascorrevamo insieme ore, intenti a memorizzare, le parole che incantavano il cuore. Certo che il tuo ricordo, continui a risuonare, e il tuo amore per la vita, ci faccia sempre sognare. Al tuo tesoro più grande: "Svegliati..." cantavi con un sorriso e quando Dio ti chiamerà allo stesso modo… caro nonno… ti auguro il paradiso”.
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