Lettori sdegnati: «Sembrate morti di fame»

Contro assessori e consiglieri commenti al vetriolo sul nostro profilo Facebook e sul sito del Centro

PESCARA. Vanno da un disgustato «Che zizzità» a un esasperato «Caccet li sold!» i commenti dei lettori del Centro sull’accesso gratuito per i politici allo stadio. E per un ex patron del Pescara che quasi difende i politici, sul web ci sono almeno settanta persone che consiglieri e assessori li manderebbero più volentieri al bancomat, per fare un prelievo e acquistare le tessere. Oppure, se proprio devono controllare le strutture come statuto comunale impone, preferirebbero vederli ispezionare gli anfratti più reconditi dell’Adriatico e i campetti di periferia.

«Fate la fila al botteghino, cacciate i soldi e pagate il biglietto!», dice senza mezzi termini Stefano Papa, mentre Giovanni Colaleo fa un provocatorio appello: « Assessori venite a controllare anche il campo di Rampigna il sabato pomeriggio alle 3 quando i ragazzi si spaccano le ginocchia sui sassi visto che lì un euro il Comune non lo ha mai versato. Oppure venite a controllare le strutture dove i ragazzi giocano a minibasket all'aperto e sull'asfalto. Non sono suoli di competenza del Comune?».

A mandare in bestia i lettori è proprio la motivazione che i consiglieri e gli assessori usano per sostenere il loro diritto all’ingresso nello stadio, cioè il diritto/dovere sancito dallo statuto a controllare lo stato delle strutture comunali. «Se vogliono controllare ok», scrive Nando Barrea, «ma non si devono sedere a vedere la partita. E poi un po’ di dignità, sembrate dei morti di fame». La butta sulla dignità anche Maria D’Angelo, che addirittura ironizza: «Se invece di dire la triste frase "Vogliamo esercitare il nostro diritto - dovere di controllo all'interno dello stadio" avessero ammesso di voler vedere le partite a gratis, glielo pagavo io l'abbonamento».La pensa così anche Marco Di Nicola, che sul Centro.it scrive: «Ma che significa dire "è un nostro diritto e, fino a quando non verra' abolito, abbiamo diritto ai biglietti gratis"? Vuol dire che si attaccano alle leggi, ma quella più importante e' la legge morale».

Più di un lettore, poi, invita i politici pescaresi a occuparsi di cose più importanti per la città. «Pensate a risolvere la questione del fiume piuttosto che pretendere di entrare allo stadio gratis. Fate il biglietto come tutti gli altri e pensate alle cose serie», scrive Antonio de Angelis.

Si richiama a valori che ormai sembrano quasi fuori moda, invece, Lorenzo Marcantonio: «Loro vantano solo diritti. Il dovere di rappresentarci facendo il bene della collettività però rimane un miraggio».©RIPRODUZIONE RISERVATA