Lo spumante abruzzese sfida lo champagne
L’ambizioso confronto si terrà mercoledì, guidano Gerland e Bocchetti
di Jolanda Ferrara
LORETO APRUTINO
Lo spumante abruzzese a confronto con lo champagne francese mercoledì nella tenuta Marchesi de' Cordano a Loreto Aprutino. Un appuntamento inedito e coraggioso per il mondo del vino italiano. Sul banco di assaggio c'è l'Abruzzo Doc “36” prodotto con uve cococciola, passerina e pecorino dalla cantina cooperativa Eredi Legonziano (Lanciano). C'è il Santagiusta brut prodotto da uve di pinot nero e chardonnay allevate in quota a Goriano Valli in pieno parco naturale del Sirente e spumantizzato da Marchesi de' Cordano (Loreto Aprutino). E c'è, alla prima uscita ufficiale, l'“Autentico” di Jasci e Marchesani (Vasto), blend di chardonnay e pecorino prodotti in regime di agricoltura biologica. Tre spumanti di territorio, tre espressioni della stessa impostazione produttiva: metodo classico e 100% Abruzzo fin dall'origine, con lieviti indigeni selezionati dalle bucce degli stessi grappoli di uva autoctona (cococciola, passerina, pecorino) per innescare la fermentazione.
«È l'innovativa frontiera», dichiara Vittorio Festa, l'enologo pescarese che firma le tre etichette, «su cui lavorare perché il territorio possa emergere in tutte le sue peculiarità, un vero marchio di identità per l'azienda stessa, oltre alla necessaria garanzia di qualità intrinseca del prodotto a vantaggio della salute del consumatore». Territorio, qualità e benessere. Un trinomio più che mai imprescindibile quando si parla di vero made in Italy. In Abruzzo i presupposti ci sono tutti per combattere il pericolo dell'omologazione, Festa ne è convinto. Le tre etichette (due delle tre sono recensite sul Gambero Rosso di giugno da Antonio Paolini) rappresentano la novità prorompente dell'annata 2013, sorprendentemente ricca di bollicine per via della coda di estate settembrina che ha favorito la maturazione lenta dei grappoli.
E si apprestano al confronto ardito quanto ambizioso, con l'eccellenza dello champagne francese. Con il suo Centro Tecnico Enologico (a Pescara da oltre mezzo secolo, frutto dell'esperienza trasmessa da Carmine Festa ai figli, Vittorio e Francesca) Festa ha organizzato una giornata di formazione-evento inedita.
L'incontro-confronto con l'eccellenza delle blasonate bolle d'oltralpe ha l'obiettivo dichiarato di dimostrare l'alta qualità e la competitività raggiuntE dagli spumanti made in Abruzzo. Attraverso dati analici, tecnico-scientifici, confortati dal riscontro dell'Isvea, azienda leader nella certificazione del comparto agroalimentare, nel segno di una nuova e costruttiva collaborazione con il Cte abruzzese. Un momento di verifica e crescita importante, condiviso con produttori e tecnici delle aziende vitivinicole abruzzesi e non solo, guidate dal Cte. Accade mercoledì 2 luglio nello scenario aperto su Maiella e Gran Sasso della tenuta De' Cordano, nell'omonima contrada di Loreto Aprutino, a partire dalle 9.30. Una giornata di full immersion nel metodo e nel gusto. La degustazione è affidata a due brillanti guide: l'enologo francese Christophe Gerland che presenta una serie di tre champagne e l'esperto giornalista Alessandro Bocchetti (Gambero Rosso), fiero testimone dei tre giovani spumanti abruzzesi. L'enologo Festa e Gianfranco Baldetti dell'Isvea di Poggibonsi, illustreranno il perché della giornata e le caratteristiche delle due tipologie di vini che appartengono a culture enologiche diverse, storie e ambizioni differenti, che negli ultimi tempi hanno visto eccellere il “caso” Abruzzo tanto da indurne il confronto con la produzione francese.
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