Maltempo Abruzzo, chiesti al governo stato d’emergenza e deroga a Patto stabilità Legnini: al lavoro per svincolare un miliardo

4 Dicembre 2013

Lettera delle province abruzzesi a Letta: deroga al patto di stabilità per affrontare l’emergenza maltempo. Legnini apre uno spiraglio: nella legge di stabilità previsto un allentamento per un miliardo, ora occorre dirottarlo a chi è vittima di alluvioni e frane. A Pescara le scuole riaprono dopo tre giorni, tutti gli sfollati di nuovo nelle loro case

PESCARA. Le province abruzzesi chiedono lo stato d'emergenza e la deroga dal Patto di Stabilità dopo la violenta ondata di maltempo degli ultimi giorni. In una lettera inviata al presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta, e al presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, i presidenti delle Province, chiedono un minor rigore nelle regole finanziarie per far fronte allo stato di emergenza dopo il maltempo dei giorni scorsi. E il sottosegretario alla presidenza del consiglio Giovanni Legnini apre un primo spiraglio: «Nella Legge di Stabilità é previsto l'allentamento del Patto di Stabilità per un miliardo di euro. Ora si tratta di lavorare per indirizzare parte di questa quota a favore dei Comuni per il dissesto idrogeologico. Il Governo non é insensibile alla richieste in questo tema». Intanto arrivano 900 mila euro per il fiume Pescara dal ministero dell'Ambiente.

L’appello a Letta delle Province abruzzesi. «La violenta ondata di maltempo che ha colpito indistintamente tutte le Province Abruzzesi richiede la deliberazione immediata dello stato di emergenza con contestuale assegnazione di dotazioni finanziarie per la messa in sicurezza dei luoghi danneggiati», ha scritto il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, nella lettera inviata in qualità di Presidente dell'Unione delle Province Abruzzesi. Nella missiva Di Giuseppantonio ha esternato tutta la sua preoccupazione per le conseguenze delle recenti piogge, che si sono aggiunte alle nevicate e alle ondate di maltempo della prima metà di novembre: «Si evidenziano danni gravissimi - ha sottolineato Di Giuseppantonio - tra cui estese voragini, smottamenti e frane lungo le strade provinciali, allagamenti di campagne e edifici, tra cui quelli scolastici, evacuazione di abitazioni, erosione costiera e esondazione di fiumi: criticità, queste, che hanno causato l'adozione di provvedimenti urgenti quali la chiusura di strade, ponti e edifici pubblici». «Le risorse di bilancio destinate agli interventi per arginare i problemi siano escluse dal rispetto del patto di stabilità - chiede Di Giuseppantonio - La situazione è già di per sè drammatica per una cronica mancanza di fondi, se si considerano anche i continui tagli del Governo centrale, l'ultimo di circa 30 milioni di euro per le quattro Province Abruzzesi e le difficoltà legate all'incertezza sul futuro di questi Enti, non esageriamo nell'affermare che siamo al vero e proprio collasso».

Legnini: “Al lavoro per dare fondi ai Comuni”. «È tra i temi più gettonati dall'Anci anche se di non facile risoluzione - prosegue Legnini - L'Anci stessa ritiene che il Patto di Stabilità così come è congeniato “congela” 3 mld già disponibili al momento per gli Enti locali. Il Governo si deve rapportare al 3% del deficit come da accordi con l'Ue, ma comunque quanto stabilito con la legge di Stabilità va nella direzione giusta». Lo spiraglio aperto dal Governo raccoglie le lamentele dei sindaci ma «sappiamo che non é risolutivo - ammette Legnini - e che le risorse non sono sufficienti. Nella ratio, i Comuni hanno ragione a lamentarsi: ora é importante girare quella quota a favore del dissesto idrogeologico e sulle emergenze ambientali».

Il ministero dell'Ambiente stanzia 900 mila euro per il Pescara. Il ministero dell’Ambiente ha stanziato un ulteriore finanziamento di 900 mila euro per opere di difesa idraulica sul fiume Pescara, un progetto di messa in sicurezza su cui erano già stati stanziati 3 milioni e 600 mila euro. Lo comunica l’ufficio stampa dello stesso ministero in una nota. La decisione presa con la Regione Abruzzo è stata inserita nel «Secondo Atto Integrativo all’Accordo di Programma», finalizzato alla programmazione e al finanziamento di interventi per ridurre il rischio idrogeologico di alcune zone ad alto rischio. Il «Secondo Atto Integrativo all’Accordo di Programma», sottoscritto il 16 settembre 2010 ed integrato con un successivo Atto lo scorso 6 febbraio 2013, rientra nel quadro del già previsto Piano Stralcio Difesa dalle Alluvioni. A fronte della particolare criticità dell’area interessata ed in considerazione del ripetersi di episodi allarmanti per la sicurezza dei nuclei abitativi e industriali vicini al fiume
Pescara, come purtroppo è accaduto nei giorni scorsi con l’alluvione che ha colpito la città abruzzese - conclude la nota - il ministero e la regione hanno sottolineato il carattere di massima urgenza in merito alla realizzazione degli interventi previsti.

Dopo tre giorni riaprono le scuole a Pescara. Domani riapriranno regolarmente domani a Pescara le scuole di ogni ordine e grado. Lo ha detto il vice sindaco e assessore alla Protezione Civile del capoluogo adriatico, Berardino Fiorilli. «Stiamo completando i sopralluoghi in alcuni plessi scolastici, ma non abbiamo riscontrato criticità particolari per cui domani, in tutte le scuole della città riprenderanno regolarmente le lezioni, anche considerando che le problematiche di traffico degli ultimi due giorni si stanno fortunatamente risolvendo». La città da domenica notte è stata invasa da un enorme massa di acqua. Tanti gli sfollati, poi rientrati nelle abitazioni, e il fiume Pescara in piena, ora di nuovo negli argini.

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