Manoppello, riapre San Pancrazio dopo il terremoto

Terminati i lavori di consolidamento dell’antica chiesa Il 1° novembre ci sarà la cerimonia con il vescovo Forte

MANOPPELLO. Riapre al culto l’antica chiesa dedicata a San Pancrazio, situata nel centro storico di Manoppello. L'edificio riportò gravi danni dal terremoto del 6 aprile 2009 e fu chiuso al pubblico per motivi di sicurezza. Ora, dopo la fine dei lavori di consolidamento, è pronto per essere ospitare di nuovo i fedeli e rientrare nella disponibilità della parrocchia e della diocesi. Grande soddisfazione è stata espressa dal parroco don Nicolino Santilli per questo evento che avverrà il prossimo primo novembre con una solenne cerimonia alla quale parteciperà anche l'arcivescovo di Chieti-Vasto Bruno Forte.

«Di poter ottenere fondi per la riparazione della chiesa», racconta l'ex presidente del consiglio comunale Gaetano Villani, «si era persa ogni speranza. In realtà non c'erano e non ci sono denari neanche oggi da utilizzare per il patrimonio artistico religioso e dunque i manoppellesi si erano quasi rassegnati a doversi tenere la chiesa danneggiata per lungo tempo. Una strada però fu cercata e trovata dal senatore Giovanni Legnini, membro della commissione Bilancio, che riusci ad inserire lo stanziamento della somma di 100mila euro tra i fondi dedicati alle strutture religiose. Un provvedimento tanto insperato quanto gradito dai manoppellesi».

La progettazione delle opere di riparazione e consolidamento è stata curata dall'ingegnere Andrea Bagagli per la parte strutturale e dall'architetto Giuseppe Sipala per la parte architettonica. I lavori sono stati eseguiti dalla Tol&Sa costruzioni che ha sede a Sulmona, iscritta nei ruoli delle imprese abilitate a intervenire su edifici vincolati e tutelati, sotto la sorveglianza della Soprintendenza per i beni culturali dell'Aquila, rappresentata dall'architetto Sergio Liberatore.

«I manoppellesi», fa notare Villani, «parteciperanno in massa alla cerimonia proprio per l'attaccamento che hanno verso questa chiesa, come del resto dimostrarono il 4 maggio del 2011 quando fu riaperta un'altra chiesa danneggiata, quella della Santissima Annunziata».

La chiesa di San Pancrazio è di stile romanico, ha una sola navata, ma mancano dati storici sulla sua costruzione. Si sa però che in origine era una cappella privata dell'adiacente palazzo appartenente alla famiglia Pardi, per poi diventare di uso popolare. La facciata rustica e stata ssoggettata a vari rifacimenti seguiti al terremoto del 1706. All'interno presenta apparati barocchi .

Walter Teti

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