APPALTI ASL

Marsilio sentito in Procura per due ore. E la cooperativa "La Rondine" rompe il silenzio

Il presidente della Regione ascoltato dai pm come testimone. I 600 dipendenti di Lanciano, dopo gli arresti del loro presidente e della coordinatrice, adesso temono di perdere il lavoro

PESCARA. La cooperativa "La Rondine" dopo l'arresto del presidente Domenico Mattucci e della coordinatrice Luigia Dolce rinnova il consiglio di amministrazione e rompe il silenzio sulla vicenda giudiziaria che ha travolto i circa 600 dipendenti che, adesso, si dicono “attoniti e sgomenti, addolorati e impotenti” ma soprattutto preoccupati per il loro futuro e quello dei 10mila assistiti. Intanto nel pomeriggio di oggi (lunedì 12 aprile) il presidente della Regione Marco Marsilio è stato sentito come testimone nell'ambito dell'inchiesta giudiziaria sul presunto appalto pilotato del valore di 11 milioni di euro con la Asl di Pescara per l'affidamento della gestione di residenze psichiatriche extra ospedaliere.

Lo stesso giorno degli arresti era stato sentito dai magistrati il capo dipartimento regionale della Sanità, Claudio D’Amario. L'inchiesta è culminata con il suicidio in carcere del direttore del dipartimento di Salute mentale della Asl Sabatino Trotta.

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MARSILIO IN PROCURA. Convocato dai pm Luca Sciaretta e Anna Benigni. Marsilio è arrivato alle 17,05 in Procura a Pescara.  "Sono stato chiamato come persona informata dei fatti e neanche lontanamente sfiorata dall'ombra appunto di un dubbio rispetto alla correttezza dei miei comportamenti e quindi della Regione che rappresento e in questa veste ho fornito tutte le informazioni di cui potevo disporre, almeno di quelle di cui dispongo". Così il presidente della Regione Marco Marsilio all'uscita da Palazzo di Giustizia a Pescara dopo essere stato ascoltato nel pomeriggio per due ore. Il presidente della Regione ha poi aggiunto che "è stato un colloquio molto cordiale, costruttivo e collaborativo. Abbiamo garantito sin dall'inizio che la Regione avrebbe collaborato con la magistratura per fare luce sui fatti. Ho raccontato le cose che potevo conoscere intorno alla vicenda che riguarda appunto il dottor Sabatino Trotta".

"Naturalmente - ha detto ancora Marsilio - non posso dirvi quali sono i contenuti delle domande perché la procedura è questa. Il verbale di questo colloquio è secretato quindi non sono autorizzato a riverlarne i contenuti. Posso solo dire che c'è stato un colloquio molto sereno, cordiale e con grande spiriro di collaborazione.Sorpreso dalla convocazione? Io sono stato molto sorpreso di quello che è accaduto a Sabtino Trotta il resto viene da sé. Ho detto con molta chiarezza sin dal primo momento che con Sabatino Trotta avevo stretto un'amicizia umana e personale e mi ferisce molto scoprire che Sabatino Trotta magari non era la persona che avevo conosciuto ma un altro Sabatino Trotta. Stiamo appunto collaborando assolutamente per questo. Non è mai divertente né piacevole essere coinvlti in vicende simili, ma penso che sia doveroso per ogni cittadino e tanto più per chi rappresenta e tutela le istituzioni darsi da fare e collaborare con pienezza con tutte le proprie forze perché appunto si faccia luce e si garantisca trasparenza, giustizia in tutti i sensi".

LA POSIZIONE DELLA COOPERATIVA. La replica della cooperativa "La Rondine" di Lanciano, che si dice pronta a “mettere in campo tutte le azioni per tutelare chi lavora” perché “dietro le vicende giudiziarie ci sono le persone, ci sono famiglie che vedono vacillare le proprie sicurezze”, è affidata a una nota. Giovedì scorso, 8 aprile, all'indomani degli arresti, una riunione urgente del consiglio di amministrazione ha portato alla rimozione di Mattucci dalla carica di presidente e all'avvio di un'azione disciplinare interna. Contestualmente è subentrato Matteo Giancristofaro come nuovo consigliere di amministrazione ed è stata convocata l’assemblea dei soci per ratificare il nuovo cda. 

“Siamo abituati a far fronte a situazioni delicate e complesse - sottolinea il nuovo presidente della cooperativa Alberto Giuliani - il nostro lavoro, proprio per la sua specificità, richiede oltre alla professionalità, pazienza, dedizione e spirito di servizio, soprattutto la forza e il coraggio di non lasciarsi abbattere quando ci sono difficoltà che sembrano insormontabili. Ora dobbiamo raccogliere tutte le nostre energie, affidarci alle nostre competenze e andare avanti, con maggiore determinazione proprio per dimostrare, semmai ce ne fosse bisogno, che mai siamo venuti meno ai nostri impegni”. “Abbiamo anche provveduto - precisa Giuliani - a dare procura all'avvocato Sergio della Rocca per difendere gli interessi della cooperativa. Sono più di 600 i dipendenti e 10 mila i nostri assistiti, ai quali è doveroso continuare ad assicurare servizi essenziali, fondamentali. Questa la volontà mia e di tutto il cda, che si prosegua sia nei rapporti con i soci e dipendenti, sia nello svolgimento delle commesse attualmente in corso e nei rapporti con le stazioni appaltanti”. Riguardo all'appalto con la Asl di Pescara, la cooperativa La rondine precisa che “se la magistratura prenderà provvedimenti in merito, noi ci adegueremo, confidiamo nel percorso della giustizia e siamo a disposizione, se necessario, nella massima trasparenza”.