Masci pronto a rilanciare: «Torno tra la gente e vinco di nuovo»

12 Luglio 2025

A un anno dalla vittoria, il sindaco punta al voto con una campagna via social: «La città deve correre, ora riparto dai miei concittadini». E ai presidenti di seggio: «Scrivo a Piantedosi, serve capire come selezionarli»

PESCARA. «Sono pronto a rivincere». Il sindaco di Forza Italia Carlo Masci si prepara ad una campagna elettorale lampo, in piena estate, dopo lo scossone arrivato dalla sentenza del Tar che ha annullato il voto in 27 sezioni. Nessuna richiesta di sospensiva, per ora: il sindaco guarda avanti e punta tutto sulla fiducia dei pescaresi, convinto che i cittadini confermeranno il consenso già ottenuto nel 2024. Mentre gli avvocati lavorano al ricorso al Consiglio di Stato, Masci si prepara a tornare tra la gente, tra cantieri avviati e progetti realizzati, e intanto si affida ai social per parlare con la città: «Pescara deve continuare a correre».

Sindaco, dopo la sentenza del Tar che ha messo in discussione l’esito delle elezioni, è deciso a ricorrere al Consiglio di Stato?

«I nostro avvocati stanno lavorando per presentare il ricorso, valutando la migliore strategia processuale. Riteniamo che sia giusto che il Consiglio di Stato si esprima su una sentenza che non condividiamo perché dà un’importanza esagerata a errori formali dei presidenti di seggio, che mai avrebbero potuto mettere in discussione il libero voto dei cittadini. Ho piena fiducia nei pescaresi e sono certo che nelle sezioni dove si tornerà al voto avremo un successo maggiore di quello dell'anno scorso».

State però valutando anche la richiesta di sospensiva.

«Né io né i componenti della giunta chiederemo la sospensiva. Per il resto gli avvocati faranno le loro valutazioni, in particolare per quanto riguarda i consiglieri. Continuo a evidenziare, e qui mi appello alla parte dell'opposizione che ha più senso istituzionale, che le richieste di sospensiva possono essere ritirate fino al giorno dell'udienza fissata per discutere il provvedimento cautelare».

La sentenza parla di presunte irregolarità gravi nei seggi. Costantini ha detto di voler proporre un corso per la formazione dei presidenti di seggio, la reputa una buona idea?

«Sono d’accordo, tant’è che, l'ho già annunciato da tempo, quando questa vicenda sarà conclusa, scriverò al ministro Piantedosi per chiedere una riflessione complessiva sul metodo di selezione dei soggetti che devono garantire lo svolgimento del voto, il punto di partenza del sistema democratico non può essere rimesso ai volontari senza o con poca esperienza. È chiaro che qui non si discute dei voti, perché anche il riconteggio ha confermato la mia vittoria, ma di errori formali fatti dai presidenti, in uno spoglio avvenuto subito dopo le Europee e con le pressioni di un voto maggiormente sentito in città».

Sarà una campagna elettorale flash. Come si sta preparando?

«Sarà qualcosa di unico, letteralmente. Non c’è tempo per fare la consueta attività. Ho lavorato intensamente per 6 anni, i pescaresi mi hanno riconfermato l’anno scorso a furor di popolo, con una vittoria al primo turno e con un distacco di oltre 10mila voti sul candidato della sinistra-cinquestelle. Andremo dai nostri concittadini a dire che Pescara deve continuare a correre, che non può permettersi di perdere finanziamenti e di fermare i cantieri».

Si affiderà molto ai social: quale sarà il suo slogan?

«Oggi molto si fa attraverso i social, sono il mezzo più veloce e diretto per parlare con i cittadini, li ho utilizzati dal momento del mio insediamento, informando tutti sulle mie attività. Continuerò a farlo. Racconterò quello che facciamo quotidianamente, mostrando con foto, video e grafiche quanto Pescara sia cresciuta e migliorata negli ultimi 6 anni. Farò vedere quanto abbiamo lavorato in termini di sostenibilità ambientale, di potenziamento del verde, di risanamento dei conti, di riqualificazione urbana».

Quali sono le difficoltà che sta incontrando in questo periodo, con un’amministrazione a mezzo servizio?

«Non sono mai stato un sindaco a mezzo servizio. Ho sempre lavorato fino a 20 ore al giorno per i pescaresi e per Pescara. Le difficoltà sono tante perché si vive nell’incertezza, dettata dalla sentenza del Tar, ma anche dal comportamento inquisitorio dell'opposizione».

Sente il sostegno del suo elettorato come lo scorso anno o questa vicenda ha cambiato il rapporto con loro?

«Non solo lo sento, ma verifico ogni giorno di più che l’affetto e il sostegno in mio favore sono aumentati. Giro in lungo e in largo la nostra città per controllare i tanti lavori in corso, mi capita di incontrare tantissime persone e il coro è unanime, quello che è successo ha dell'incredibile e sta danneggiando la città. I pescaresi sanno perfettamente che l’opposizione non ha digerito la pesante sconfitta del 2024 e il ricorso alla magistratura è visto come il disperato tentativo di rimettere in discussione quel risultato storico».

Tornare ora al voto vuol dire anche un primo banco di prova dopo un anno di amministrazione Masci. Questo aiuta il consenso degli elettori?

«Sono contento dei risultati ottenuti e di come Pescara si stia trasformando in una città sempre più dal profilo internazionale. Abbiamo finalmente ottenuto il via libera dal Ministero per la filovia, che si attendeva da 28 anni, avviato il cantiere nell'area di risulta, stiamo per i lavori di via Doria, viale Primo Vere e la riviera sud, sta partendo il parco nord, abbiamo ottenuto il finanziamento per riqualificare l'ex Cofa, stiamo completando il teatro Michetti, stanno partendo gli interventi di risanamento del teatro d'Annunzio, del Conservatorio, del museo Colonna e del piano superiore del mercato di piazza Muzii. Sono certo che i pescaresi continueranno a essere al nostro fianco per il bene di Pescara».

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