Maturità al via per 3 mila pescaresi ma il tema d’italiano non fa paura
Al D’Annunzio c’è timore soprattutto per lo scritto di greco, allo Scientifico per la prova di matematica Non mancano rituali e scaramanzie a partire dalla penna benedetta al santuario di San Gabriele
PESCARA. Tutto quello che serve sono un orologio, un vocabolario e il documento di identità. E poi calma, tanta, e lucidità.
A quest'ora la notte più lunga per i diciannovenni, quella che Antonello Venditti ha corredato della colonna sonora più famosa, è già passata.
Oggi cominciano gli esami di maturità per 3.116 candidati pescaresi. Un esercito che fa parte degli 11.189 "quasi maturi" di tutta la regione. Si apre così il capitolo più importante della vita di uno scolaro, quello che viene sognato e risognato anche anni e anni dopo.
Il percorso da casa a scuola, quelle mani che tremano, e poi la corsa ad accaparrare il posto giusto, quello più riparato dagli occhi dei professori. Il banco e la sedia quasi ci sfuggono mentre vengono consegnate le tracce, sino a pochi minuti prima blindatissime, inviate dal ministero.
Il tema di italiano è quello di oggi, e al Classico come negli istituti tecnici non è tra le prove più temute. Forse perché c'è la consapevolezza che qualcosa da dire si trova sempre, o forse perché i documenti allegati alla traccia, come nel caso del saggio, danno sempre conforto. Al D’Annunzio, il batticuore è per la prova di greco di domani, mentre negli istituti tecnici e allo Scientifico Galilei e da Vinci la mente corre soprattutto alla verifica di matematica.
Ma oggi è tempo di italiano. In realtà, gli adolescenti hanno cominciato a fantasticare sui temi possibili dall'inizio dell'anno. Sì, perché la maturità non è mai stata così social e il toto-traccia è scattato già parecchi giorni fa.
Pirandello, Pascoli o D'Annunzio sono gli autori che gli studenti si aspettano per l'analisi del testo, ma anche Gabriel Garcia Marquez. Per l'attualità e quindi il saggio, cosa c'è di più attuale della canonizzazione di Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII avvenuto ad aprile?
E poi ancora disoccupazione, violenza contro le donne. Per quanto riguarda la traccia storica si pensa alla morte di Nelson Mandela, al 25esimo anniversario della caduta del muro di Berlino ed un tema su Enrico Berlinguer nei trent'anni dalla morte.
Quest'ultimo è un personaggio che gli studenti di Pescara, interrogati a sorpresa qualche tempo fa sull’argomento dal Centro, non hanno dimostrato di conoscere granché.
E se le tracce dovessero essere troppo difficili e l'analisi del testo particolarmente difficoltosa (c'è chi consiglia di imbattersi in questo tipo di svolgimento solo in caso di profonda conoscenza dell'autore e del brano scelto), una grande percentuale di studenti ripone le speranze nel tema di carattere generale.
Anche in questo caso le ipotesi non mancano, si passa dai dieci anni di Facebook a tematiche di carattere ambientale, all'Expo 2015.
Ma fuori dalle ipotesi più gettonate, e se capitasse una traccia sul centenario dalla prima Guerra Mondiale? Insomma, nella testa dei tremila candidati pescaresi come in quella di tutti gli altri maturandi passano migliaia, milioni di idee nelle sei ore di questa mattina.
Il consiglio è quello di arrivare alle prove rilassati, ma non addormentati. Sì alla camomilla prima di andare a dormire, no a tranquillanti artificiali i cui effetti potrebbero portarsi fino all'ora prova. E poi, leggere le consegne con calma prima di scegliere, c'è tutto il tempo.
Passata l'ora di pranzo di oggi, si aprirà tutto un altro scenario: quello della seconda prova di domani e della terza prova, il temuto quizzone, di lunedì.
Rituali e preghiere, ognuno ha i suoi, ma da un accessorio non si prescinde: la penna benedetta al santuario di San Gabriele, protettore degli studenti, ai cento giorni all'esame. Con quella sì che ci sarà qualcosa da scrivere.
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