Maxiconcorso per magistrati bloccato per garantire un giovane disabile

Tra gli oltre 20mila candidati anche un 34enne abruzzese affetto affetto da una grave disfunzione renale che deve sottoporsi a trattamenti medici a giorni alterni. Per questo  ha fatto ricorso al Tar dicendo che non può sostenere per tre giorni consecutivi le prove scritte

PESCARA. Non può sostenere test per tre giorni consecutivi perché ha bisogno di cure mediche, per questo ha fatto ricorso al Tar chiedendo la rimodulazione delle prove del maxiconcorso per magistrati, previsto a Roma, dal 25 al 27 giugno. Protagonista della vicenda – riportata dal Corriere della Sera – un trentaquattrenne di Termoli affetto da una grave disfunzione renale che deve sottoporsi a trattamenti medici a giorni alterni in un ospedale dell'Emilia Romagna.

Per questo il candidato ha fatto ricorso al Tar dicendo che non può sostenere per tre giorni consecutivi le prove scritte. La legge numero 68 del 1999 garantisce ai disabili la possibilità di partecipare a tutti i concorsi per il pubblico impiego a parità di condizioni. Il Tar ha dato ragione al candidato. Sospeso per il momento il calendario delle prove: il ministero della Giustizia può fare ricorso al Consiglio di Stato o adeguarsi prontamente ai pronunciamenti. In attesta del verdetto ci sono ben 20.787 candidati, per 365 posti.

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