Melissa, dall’Aquila fino a Parigi: lavorerà con i grandi della moda

A 21 anni la ragazza volerà nella capitale francese per inseguire il sogno di diventare stilista. Una passione nata a sei anni: «Ricamavo fiori sui tovaglioli». Decisivi gli anni di studio a Pescara
L’AQUILA. A ventun anni Melissa Carrozzi lascia L’Aquila con una valigia di coraggio e un biglietto per Parigi. Giovedì volerà nella capitale mondiale dell’haute couture per inseguire – e cominciare a realizzare – il sogno che la accompagna da sempre: diventare una stilista d’alta moda. Per un anno, o forse di più, lavorerà con il team della Malhia Kent, l’azienda francese che veste l’élite della moda mondiale: Chanel, Dior, Givenchy, Fendi, Louis Vuitton, Yves Saint Laurent, Balmain. È da qui che nascono i tessuti indossati da icone come Anna Wintour, Penélope Cruz, Kylie Jenner, Kate Middleton, Rihanna e le Kardashian. Per Melissa, Parigi non è solo un traguardo ma il punto di partenza. «Fin da bambina sentivo una voce silenziosa chiamarmi, anche se non sapevo ancora darle un nome» racconta. Il primo passo arrivò quando la nonna le mise un ago in mano: aveva sei anni. «Ricamavo fiori minuscoli sui tovaglioli senza immaginare che quei punti sarebbero diventati l’inizio del mio cammino». Disegnava figurini sui quaderni guardando le Barbie come muse e i cartoni sulla moda come mondi possibili. Ma all’Aquila non c’erano scuole di moda. Così Melissa scelse prima il linguistico, poi l’economico. Arrivarono gli shooting, le collaborazioni con boutique e i concorsi di bellezza. «Davanti alla macchina fotografica mi sentivo viva, ma non bastava: io volevo creare, non solo indossare». Le difficoltà non mancarono: i giudizi, le incertezze e soprattutto la resistenza del padre, Edoardo. «È un mondo instabile» le ripeteva. Ma lei rispondeva in silenzio: «Nessuno può fermarmi». Dopo il diploma provò Economia. «Fu un errore. Ogni giorno mi chiedevo cosa ci facessi lì. Così lasciai senza ripensamenti». Iniziò a lavorare per mettere da parte i soldi necessari. Fu allora che arrivò Change the World, un progetto internazionale ad Abu Dhabi che le fece vedere la moda come strumento di cambiamento. E quando tutto sembrava ancora lontano, sua madre Elisa scoprì un concorso per una borsa di studio in un’accademia di fashion design a Pescara. «Ero scettica, ma mandai la candidatura. E fui scelta». La notizia la raggiunse ad Abu Dhabi, seduta su un divano di velluto azzurro. “Gentile candidata, siamo lieti di comunicarle che…”. In quell’istante, racconta «tutto trovò finalmente un senso». Tornata in Italia, iniziò le lezioni: sveglia alle 4.50, autobus alle 6.00 per Pescara, rientro alle 16.30. «Era dura, ma era la mia felicità quotidiana». E pochi giorni fa si è laureata a Pescara in Fashion Design, chiudendo un ciclo e aprendone un altro. Prima di laurearsi chiese lo stage all’estero: voleva Parigi. Altre studentesse rinunciarono ma lei no. «Non dopo tutta questa strada». E così, contro statistiche e pronostici, Melissa scelse ancora una volta di seguire la sua voce interiore. Giovedì quella voce – e quel sogno – la porteranno davvero fin lì, nel cuore della moda mondiale. Dove si va per tentare. E dove Melissa andrà per riuscire.
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