Melma sui reperti, comincia la bonifica

Gli operai si calano nelle teche per rimuovere il liquido verde e tagliare l'erba

PESCARA. È cominciata, ieri, la pulizia della melma verdastra dai reperti storici di Santa Gerusalemme. Lo ha annunciato l'assessore all'Ambiente Isabella Del Trecco che, davanti, si è trovata quattro pompe «fuori uso da anni». Dopo i lavori di bonifica, l'assessore ha promesso «un progetto per tenere pulite» le mura più antiche di Pescara e «illuminare i reperti anche di notte».

Grazie a un accordo stipulato il 4 giugno con la Sovrintendenza ai beni archeologici, il Comune ha ottenuto l'incarico della manutenzione dei reperti: ieri gli operai si sono calati nelle teche per svuotare gli scavi della melma e dell'erba cresciuta attorno alle antiche mura.  Si tratta di «un grande edificio circolare d'età romana (III-IV secolo d.c.)», come recita il cartello della Soprintendenza, «in seguito trasformato in chiesa (XI secolo), una delle più importanti della Pescara medievale». 

«Ora provvederemo alla riparazione e alla riattivazione delle quattro pompe che devono impedire la risalita dell'acqua di falda per garantire la perfetta conservazione dei reperti», ha detto l'assessore all'Ambiente Isabella Del Trecco che, ieri, ha visitato la zona di viale D'Annunzio davanti alla cattedrale di San Cetteo. 

L'assessore si è trovata davanti un'immagine di degrado già denunciata dal Centro: «Con l'idropompa, però, abbiamo rimosso l'acqua e le alghe, quindi, con gli operai di Attiva abbiamo tagliato le erbacce per consentire la pulizia dei resti e, infine, siamo intervenuti sulle pompe spente da anni e che già tra oggi e domani, riparati i guasti, andremo a riattivare per mantenere sempre basso il livello di falda». 

L'assessore ha parlato della gestione dei reperti, recuperati tra il 1990 e il 1994: «La prossima settimana contatteremo il Lions club che, sulla base di una vecchia convenzione, deve occuparsi della pulizia sistematica dei cristalli di superficie. Dunque, a partire da ieri Santa Gerusalemme è tornata visibile: ora redigeremo un piccolo progetto anche per illuminare con dei fari interni i reperti e aumentarne l'attrattiva turistico-culturale». 

Con la pulizia di ieri, si è chiuso un cerchio di proteste: «Lo scorso 18 maggio», ha ricordato l'assessore Del Trecco, «nel corso di un sopralluogo congiunto abbiamo verificato le condizioni in cui versavano i resti delle antiche mura di Santa Gerusalemme, che rappresenta invece un patrimonio inestimabile per la nostra città, uno dei pochi ritrovamenti archeologici esistenti capaci di testimoniarci la storia di Pescara, un patrimonio che non può marcire sotto un metro di melma per assenza di manutenzione». 

Ma perché i resti di Santa Gerusalemme sono sprofondati nel degrado prima di un intervento? «La Sovrintendenza ha tentato più volte, invano, di restituire al Comune l'area di Santa Gerusalemme ma senza riuscirci», ha spiegato Del Trecco, «il tempo e la mancata manutenzione hanno provocato il blocco delle quattro pompe interrate, consentendo all'acqua di falda di risalire, allagare gli impianti e ricoprire le antiche mura». 

Ieri il primo atto della bonifica che proseguirà anche oggi e domani. Ma il Comune dovrà considerare anche un altro reperto dimenticato: si tratta del mosaico bizantino sepolto sotto un metro di terra lungo la golena sud. (p.l.)

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